Seregno. Rossi si scusa per il fuori onda offensivo, ma aggiunge: “fanno solo teatro”

Si accende il botta e risposta tra il consigliere di minoranza Tiziano Mariani e il Sindaco Alberto Rossi, che rilancia la patata bollente nelle mani dei suoi “accusatori”
Una frase, quella pronunciata da Alberto Rossi poco prima della diretta streaming dell’ultimo consiglio comunale, ritenuta talmente offensiva, che Tiziano Mariani (NoixSeregno) ha addirittura chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica perché, secondo lui “il Sindaco deve essere immediatamente rimosso dal suo incarico”. Non solo. Dopo aver chiesto la convocazione straordinaria del consiglio, durante la conferenza stampa indetta da tutti i consiglieri di minoranza, la questione è stata più che chiarita: altro che scuse, qui ci vogliono le dimissioni.
Il turno della parola passa ad Alberto Rossi
Il Sindaco di Seregno ha lasciato che la notizia, e il video incriminato, facessero il giro del web per un giorno interno prima di decidere di prendere la parola e rispondere alle accuse mosse dal suo ex avversario alla poltrona, Tiziano Mariani.
“Ho fatto una battuta goliardica con due miei “compagni di squadra”. La verità dei fatti è questa – spiega – era una battuta finalizzata a stemperare con una risata l’inevitabile tensione che precede una seduta del Consiglio Comunale. Non ho pronunciato la frase durante i lavori del Consiglio. In ogni caso, mi scuso certamente con tutti i Consiglieri, di minoranza e di maggioranza, e con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi. La frase era un auspicio, qualcosa per minimizzare, che già sapevo essere irrealizzabile, consapevole che i lavori sarebbero andati molto oltre, alla luce di un corposo ordine del giorno”. Tra cui, ricordiamo, c’era anche la questione della variazione di bilancio che la minoranza “ha bocciato” in italiano con ben 18 emendamenti da votare ad uno ad uno e che ha tenuto impegnati tutti gli assessori fino a ben oltre le due di notte.
Dopo le scuse, arriva la stoccata
La provocazione mossa da Tiziano Mariano, però, sembra aver colto nel segno e il Sindaco Rossi, dopo essersi scusato, non ha potuto far a meno di rilanciare le accuse contro i banchi della minoranza, accusandoli di fare troppo “teatro” in consiglio, pensando più a questioni di questo tipo piuttosto che ai reali problemi di Seregno: “Il termine palco, ripeto, è certamente infelice, ma si riferisce anche alla consapevolezza sia che quella sera sarei stato molto sotto ai riflettori, perché due terzi dell’ordine del giorno riguardavano direttamente il sindaco, sia al rischio che vedevo forte che quella serata potesse essere un contesto in cui assistere ad alcuni momenti di “teatro”, più che occuparsi dei problemi della città e prendere decisioni utili per i cittadini insieme – commenta – Se è necessario per il bene della città, io rimango volentieri sui banchi del Consiglio anche fino all’alba. Se invece devo fare le tre di notte per discutere diciotto emendamenti vuoti e palesemente pretestuosi rimango in Consiglio tutto il tempo che occorre, ma ritengo che tutti noi abbiamo sprecato tempo e opportunità”. E, infine, ecco la stoccata finale che rimanda la patata bollente nelle mani degli accusatori: “Mi chiedo, insomma, se protrarre le sedute con argomenti vuoti e pretestuosi non sia, quello, un atteggiamento irrispettoso verso il Consiglio e verso i cittadini – conclude Rossi – Le minoranze si stanno preoccupando più di questo che di temi concreti della città, e dicono di voler chiedere per questa espressione al Presidente della Repubblica la mia destituzione. Permettetemi di considerarlo un pelo eccessivo. Tra l’altro, penso il Presidente abbia in questo momento cose più importanti da fare”.