Agratese pigliatutto: brillano le ginnaste alla prima prova Csen Eccellenza

Tre ori nella classifica assoluta, un oro nelle specialità e due argenti: questo il bottino conquistato dalle ginnaste Agratese.
Tredici ginnaste in gara, sette categorie, tre ori nella classifica assoluta, un oro nelle specialità e due argenti. Questi i numeri della prima prova regionale Csen Eccellenza svoltasi ad Arcore il 26 gennaio e a Milano il giorno seguente. Nuovo body, nuova divisa societaria, la grinta di sempre cresciuta, se possibile, e un ottimo spirito di squadra. Ecco come stanno crescendo le agratesidel Promozionale guidato da Floriana, Tiziana, Chiara e Ludovica.
Esordio per Ilaria Lombardini, ginnasta giunta in società da pochi mesi e obbligata, per regolamento, a partecipare alla gara alla categoria delle agoniste (a causa di una precedente competizione alla quale ha partecipato con la sua società di provenienza). Ilaria, nonostante l’obbligo di dover gareggiare in una competizione di livello molto alto, ha saputo prepararsi con un buon programma che ha ampi margini di miglioramento. Mettiamoci insieme la nuova società, la prima gara su quattro attrezzi, l’essere la sola agratese nella sua categoria… insomma qualche errore c’è stato ed è comprensibile. Si classifica quattordicesima con una grossa penalità al corpo libero e una caduta alla trave. Ma non possiamo che dirle “brava” per aver affrontato questa difficile sfida a testa alta.
Rientra sui campi di gara Alessia Cittadini, classe ‘96, che ha salutato l’Italia lo scorso anno e che tornata a casa ha deciso di rimettersi il body. Descrivere Alessia? Passione e voglia di provarci sempre, sfidare se stessa per l’amore verso questo sport. Ha deciso di gareggiare a quattro attrezzi (senior 1) perché la categoria senza parallele era per lei come privarla di un braccio. Decimo posto nella classifica generale, senza la caduta in trave avrebbe sfiorato il podio! Argento al corpo libero. E brava la nostra “ginnasta anziana”.
Segue la gara delle senior 2 dove quest’anno sono ben quattro le portacolori. Francesca Bezzi e Alice Sesana sono le new entry in questa categoria: un passaggio deciso dalle allenatrici per merito e risultati. “Gareggiare nuovamente nel precedente settore sarebbe per Francesca una gara senza sfida, ha acquisito delle competenze maggiori ed è giusto sperimentarle e darsi nuovi obiettivi. Anche per Alice la vecchia categoria era ormai, come si dice, la solita minestra. È giusto rinnovare il proprio programma e trovare nuove sfide”. Qualche errore di troppo c’è stato, qualche imprecisione, qualche caduta e anche un po’ di eccesso di ansia da gara. Chiude ventiseiesima Alice e ventottesima Francesca. Rientra in gioco anche Giorgia Cazzaniga, anche lei ferma nel 2018, torna, e con tanti sorrisi e la voglia di gareggiare ha affrontato la prima sfida. Superate le sue paure con la bocca incurvata all’insù, eccessivamente penalizzata al volteggio, con qualche “balletto” sulla trave mascherato da coreografia ed esperienza, Giorgia chiude al diciottesimo posto, consapevole di poter fare ancora meglio. Trainante nella sua squadra, un collante importante. “Brava Giò”.
La quarta senior in gara è Chiara Pavesi, grinta e voglia di farcela, testardaggine e caparbietà. E con lei arriva il primo oro del weekend: primo posto nella classifica generale ad oltre un punto dalla seconda, maschera un black out mnemonico al corpo libero e termina senza dare nell’occhio, trave con poche imprecisioni e buon volteggio.
Cambiata la sede di gara, domenica apre la mattinata Francesca Pollastri nelle Allieve A (foto apertura). Quello che non cambia è il colore del body sul primo gradino del podio: ancora un oro nella classifica generale. Esecuzione impeccabile al volteggio, buone prove alle parallele e al suolo, pochi sbilanciamenti alla trave e per Francesca un meritato primo gradino.
A seguire le Allieve B: Elena Di Stefano e Sofia Zorzan. Sofia presenta esercizi buoni a tutti gli attrezzi, guadagnando un bellissimo secondo posto alla trave e la settima piazza nella classifica generale. Elena, vittima della trave, non presenta l’esercizio perfetto che sa fare. Alle parallele una seconda caduta ma da una difficoltà importante. Non sbaglia però al volteggio dove la qualità del suo salto è nettamente superiore a quella delle avversarie e vince l’oro. Chiude al venticinquesimo posto nella classifica generale.
E proprio nella classifica generale delle Junior 1 ecco il terzo oro agratese: la nostra super Dori Kodraj. La chiamiamo katerpillar, lei non parla, lei non ride, lei lavora. Se le si chiede di ripetere un esercizio dieci volte lei lo fa undici. Questa sua costanza non è mai stata premiata con un risultato tangibile, ma i detti popolari a volte hanno proprio ragione, “la costanza premia”. E giunta nella categoria da sempre riconosciuta come la più difficile, ecco che Dori si prende la sua rivincita e sale sul gradino più alto. “Brava piccola grande Dori!”
Nella stessa categoria promosse Noemi e Sharon Boi, come Alice e Francesca, anche a loro il livello precedente andava ormai stretto. Mancava la possibilità di provare elementi più complessi che però sono acquisiti e mancava lo spazio per darsi obiettivi personali più ambiziosi! Purtroppo per entrambe, però, giornata no. Sharon (trentanovesima) reduce da assenze per motivi di salute, e Noemi (trentottesima) molto emozionata per la nuova gara commettono qualche errore di troppo. Questa prima esperienza deve essere per entrambe il rompighiaccio per affrontare le prossime due competizioni con meno pressione e cercando di dare il meglio, che hanno dimostrato in allenamento.
Chiude questo lungo weekend di gare Camilla Melillo nelle junior 2. Anche per Camilla la trave fa la differenza, e per colpa di una caduta Camilla non riesce ad andare oltre il ventesimo posto nella generale.
“Il programma di ciascuna ginnasta è personalizzato e gli obiettivi sono chiari – commentano le allenatrici- . Qualcuno li ha già raggiunti, qualcuno ci arriverà con costanza, impegno e fiducia. La cosa più importante è lavorare insieme e farlo con entusiasmo. Questa tripletta di coppe è sicuramente un bellissimo regalo, il podio piace a tutti ma non è solo quello che regala soddisfazione. Le variabili sono tante: la grinta di Chiara e il volerci arrivare a tutti i costi, la capacità di entrare in gara come se fosse in allenamento di Francesca, e sopratutto il duro lavoro di Dori. Il messaggio che vogliamo lanciare, tutte un po’ commosse, è di prendere per questa volta Dori come esempio: ha sempre portato a casa “pochi” risultati tangibili, uno alla volta. Almeno apparentemente una bimba, o giovane donna, la vede così. Ma noi allenatrici no. Siamo sempre state sicure che quella era la via giusta. Dori si è fidata di noi e di lei e non ha mai mollato. Alla fine la tanto sognata coppa è arrivata, ma non è quello l’obiettivo primario da perseguire, sono le undici ripetizioni. E poi la soddisfazione sarà immensa”.