Flash mob: a Monza baci contro l’omofobia. La Brianza verso il suo primo Pride

Una manifestazione spontanea, senza megafoni o musica ma con una partecipazione inaspettata.
Piazza San Paolo, Monza. Circa 300 brianzoli si sono radunati ieri per promuovere una Brianza aperta, che “non abbia paura di essere e amare” – come si legge sul profilo social di Rete Brianza Pride. Il “no“ a tutti gli episodi di intolleranza e odio, ma soprattutto al recente episodio omofobico che ha coinvolto il titolare del Caffè Zucchi, si è sentito forte e chiaro. Un episodio contro il quale si era schierato anche il primo cittadino, Dario Allevi, etichettandolo come inqualificabile.
La piazza, nel corso del presidio, si è colorata di cartelloni, bandiere arcobaleno e tanti, tanti baci. La fisicità dei corpi, l’amore sincero e qualche slogan contro le parole violente sui social, che spesso coinvolgono i soggetti LGBTQ+ brianzoli, ovvero lesbiche, gay, bisessuali, transgender, ecc.. Una manifestazione spontanea, senza megafoni o musica ma con una partecipazione inaspettata.
La folla in piazza era molto eterogenea: “Ho molti amici etero che sono qui al mio fianco – ha esclamato un membro del gruppo, Andreina Fumagalli – e per questo li ringrazio!”. Ma le sorprese non sono finite qui: dopo una condivisione di discorsi, c’è stato il tanto atteso “momento del bacio“. Molti e molte di diverse età si sono baciati e abbracciati in piazza in risposta alle discriminazioni. Un’atmosfera calorosa e coinvolgente che ha animato il centro città. “Abbiamo trasformato un episodio negativo – ha dichiarato un altro attivista, Fabio Colombo – in una bella iniziativa per una Brianza più accogliente e umana“.
VIDEO – Report dal presidio
Il primo Pride brianzolo
Il gruppo ha lanciato poi la data del primo Pride brianzolo: l’8 giugno.
“Adesso ci attende unlungo percorso verso il PRIDE” – ha reso noto Rete Brianza Pride con un post – “ma la certezza di avervi al nostro fianco ci offre entusiasmo e determinazione“.
Il gruppo – Rete Brianza Pride
Ma da chi nasce tutto questo fermento? Il gruppo, che nasce come “Rete Brianza Pride”, è multiforme ed eterogeneo, ha molta voglia di farsi conoscere e di coinvolgere più realtà possibili. Al progetto partecipano brianzoli di tutte le età, per la maggior parte studenti delle scuole superiori e delle università, lavoratori, diversi gruppi ed associazioni già ben strutturati sul territorio, rappresentanti LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, ecc.), ma anche attivisti politici.
“Invitiamo ad unirsi al progetto, a questo proposito – ha precisato Annalisa Vertemati, di Rete Brianza Pride – tutte le associazioni, circoli e sigle, ma anche tutti i gruppi politici brianzoli e i singoli, nessuno escluso”.

Foto di Ludovico Di Muzio
Il prossimo appuntamento è per domenica 17 febbraio alle ore 16:00 per un’assemblea di confronto sul Pride. L’incontro è aperto a tutti, e sarà l’occasione giusta per mettere in campo idee e proposte in vista del primo Pride brianzolo dell’8 giugno. Il luogo verrà comunicato sulle pagine social del gruppo:
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Articolo, video, e foto di Ludovico Di Muzio