Carate Brianza: in primavera “addio” a 15 pini. Il Sindaco: “operazione necessaria”

Le radici degli alberi hanno provocato troppi danni: il Sindaco approva il progetto per l’abbattimento. Ma alcuni residenti si oppongono
Il progetto ha un costo totale di 149 mila euro e prevede l’abbattimento di una quindicina di pini domestici nella frazione di Costa Lambro, tra via Cadorna e via Dalla Chiesa. Una scelta, presa e approvata a fine dicembre, dall’Amministrazione Comunale dopo anni di disagi e una raccolta firme fatta da alcuni residenti della zona.
Ma se da una parte c’è chi chiede l’abbattimento per ragioni di sicurezza, dall’altra c’è chi si oppone. Alcuni dei residenti, infatti, contestano principalmente due cose: il mancato studio di compensazione e l’assenza di valutazione dello stato di salute di questi alberi. Ma a chi chiede una variante del progetto, il Sindaco di Carate risponde: “era un’urgenza, il progetto verrà portato avanti”.
I danni provocati dalle radici: strade, marciapiedi e fogne rovinati!
“Sono diversi anni che i residenti della zona lamentano la pericolosità di questi pini – spiega il Sindaco Luca Veggiani – questi alberi ad alto fusto hanno il problema delle radici che hanno danneggiato, non solo marciapiedi e manto stradale, ma anche diversi sottoservizi. E’ un’operazione necessaria, presa dopo attenta valutazione”.
Al momento, conferma il Primo Cittadino, non è prevista alcuna ripiantumazione ma “il Parco Valle del Lambro farà sicuramente uno studio tecnico prima dell’abbattimento dei pini – spiega – per capire cosa si potrà fare, e come. Ora i pini in questione sono molto a ridosso delle abitazioni, vedremo se sarà possibile mettere al loro posto degli arbusti o dei cespugli”.
L’opinione dei contestatori
Tra i residenti che non accettano la decisione dell’Amministrazione Comunale, c’è Aurelia Zambonin: “non c’è nessun piano di riqualificazione in questo progetto, ma solo di peggioramento – commenta – è vero che sono anni che i residenti si lamentano, ma nessuno ha mai chiesto che questi alberi ad alto fusto che hanno 25 anni venissero tagliati. Abbiamo chiesto al Sindaco una variazione del progetto – spiega – che preveda almeno una ripiantumazione del verde ma ci è stata negata”. Secondo i residenti che non accettano il taglio dei pini, la scelta del Sindaco non è supportata da una valida relazione agronomica che attesti l’effettiva pericolosità degli esemplari arborei o il loro pessimo stato di salute, come richiede la legge, né da alcuna perizia tecnica, che documenti in modo esaustivo i danni provocati dalle radici alla rete fognaria. “Quello che vogliamo – conclude – è che ci sia più sensibilizzazione verso il verde pubblico, un bene prezioso per tutti”.