Attualità

Giuseppe Spina, ex comandante dei carabinieri di Monza, ha catturato Cesare Battisti

Il generale Spina dirige oggi il Servizio di Cooperazione Internazionale che ha lavorato alla cattura del terrorista

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Al fianco del ministro dell’Interno Matteo Salvini per monitorare il rientro in Italia di Cesare Battisti, terrorista scampato alla galera per oltre 30 anni e bloccato in Bolivia dopo la fuga dal Brasile, ha coordinato le operazioni che hanno portato al suo arresto attraverso la carica di dirigente del Servizio di Cooperazione Internazionale. Si tratta del generale Enzio Giuseppe Spina, ex comandante del Gruppo Carabinieri di Monza e poi comandante provinciale dei carabinieri di Brescia, il cui operato è stato decisivo, così come quello di tutte le forze impegnate nella caccia al latitante terrorista, per il suo rientro nel nostro Paese.

Nei suoi sette anni di incarico monzese Spina ha sferrato stoccate alla criminalità organizzata, al comando di uno dei reparti più prestigiosi della Lombardia, balzati ad onor di cronaca anche per molte operazioni al contrasto di gruppi criminali violenti.

Sposato e con un figlio, la famiglia risiede proprio a Monza, il generale ha scelto la Brianza come suo punto di riferimento, seppur i diversi incarichi ricoperti negli ultimi anni lo hanno portato spesso lontano dalla città di Teodolinda.

Da ricordare a Monza la maxi inchiesta “Infinito”, che lo ha visto protagonista di una delle pagine storiche della lotta alla criminalità organizzata nel Nord Italia. In collaborazione con il Sostituto Procuratore della Repubblica Salvatore Bellomo, Spina ed i suoi collaboratori avevano portato allo smantellamento delle “Locali” dell’Ndrangheta in Lombardia ed all’arresto di oltre duecento persone nel 2010. Non fu da meno l’indagine “Fata” portata a termine nello stesso anno, e che ha visto il generale ed i carabinieri di Monza alle prese con un’organizzazione rumena dedita alla tratta di esseri umani ed allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Il Blitz dell’Arma monzese, coordinato dal Pm milanese Ester Nocera, portò in carcere oltre 50 persone. Particolarmente violenta la “banda della scure”, scatenò il panico nel territorio monzese nel 2008, a cui pose rimedio un’articolata indagine dei carabinieri di Monza. Un gruppo di rumeni, sotto l’effetto della cocaina, giravano armati di coltelli, asce e pistole, rapinando e seminando terrore per la strada ed arrivando persino a puntare una pistola alla testa di una bambina pur di farsi consegnare l’auto dal padre. Proprio partendo da quell’episodio, gli uomini di Spina riuscirono a ricostruire gli spostamenti della banda, identificarli ed arrestarli.

Ultimo in ordine cronologico prima della partenza dalla Brianza, fu il coordinamento della maxi inchiesta “Briantenopea”, che portò allo smantellamento di un’associazione a delinquere collegata alla Camorra.

Al termine di altri cinque anni trascorsi a Brescia, il generale Spina è partito alla volta di Roma, dove ha assunto il comando del Servizio di Cooperazione Internazionale, reparto d’eccellenza inserito nell’ambito del ministero degli Interni. La posizione ricoperta dal generale è a rotazione tra i diversi vertici delle forze di Polizia e forze armate. La cattura di Battisti quindi, fortemente voluta dalla Polizia di Stato e resa possibile dalla collaborazione delle polizie brasiliana e boliviana, con la presenza del generale Spina ha dato prova dell’eccellenza dei risultati prodotti dalla collaborazione interforze nel nostro Paese.

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