Lucciola a processo per estorsione. Il cliente: “Mi ha drogato e derubato”

Annunci in rete per attirare i clienti e poi li derubava sotto minaccia di diffondere video.
Ha raccontato di essere stato costretto ad assumere droga e derubato, oltre che minacciato di veder postati in rete video “hot”, un imprenditore quarantenne chiamato a testimoniare in Tribunale a Monza, al processo che vede imputata una lucciola (il suo protettore è già stato condannato) accusata di aver ricattato i clienti per denaro.
Un altro sfortunato cliente della donna sarebbe poi stato trovato morto impiccato nella sua casa di Milano.
Gli arresti erano scattati a Macherio nel marzo del 2017, grazie alla denuncia di un cliente dell’imputata, il quale aveva raccontato ai carabinieri di essere stato vittima di tentata estorsione. Dopo aver concordato con la lucciola un incontro a domicilio per 500 euro, tutto attraverso un sito web, il cliente si era trovato davanti una donna a suo dire molto diversa da quella mostrata nella foto dell’annuncio e aveva deciso di tirarsi indietro. Lei allora lo avrebbe minacciato di raccontare a conoscenti e familiari dell’uomo che frequentava prostitute. In aula, oltre al 40 enne che ha riferito di essere stato drogato e derubato di circa 2 mila euro tramite prelievi effettuati dalla lucciola e dal suo compare con le carte di credito dell’uomo. Secondo il racconto di uno dei militari che ha svolto le indagini, osservando le immagini trovate nel cellulare dell’imputata, apparirebbe chiaro come il 40 enne sia stato effettivamente reso inoffensivo con qualche sostanza. Oltre ad estorcere denaro ai clienti, per l’accusa la donna sfruttava a sua volta altre donne che si prostituivano, tra cui una tossicodipendente che, scoperto il suo modo di operare aveva minacciato di denunciarla, sentendosi rispondere che uno dei suoi nipoti avrebbe rischiato grosso.