Monza, la tangenzialina dell’ospedale finisce ancora fuori strada

Per la seconda volta il bando indetto dalla provincia per completare il cantiere è andato deserto.
Niente da fare per la tangenzialina dell’ospedale. Anche il nuovo bando indetto dalla Provincia di Monza per completare il cantiere dell’opera è andato deserto. Esattamente come quello dello scorso settembre. Nessuno sembra essere interessato ad assumere l’onore di portare a termine i lavori di questo progetto che fra annunci, ritardi e polemiche, si avvicina ai 20 anni di età (un’azienda si sarebbe anche presentata, ma non soddisfaceva i requisiti richiesti). All’appello mancano una manciata di metri per completare un tunnel di 300 metri e alcune opere complementari. Il valore dell’appalto è di 2,7 milioni di euro.
L’obiettivo era di riuscire a inaugurare l’opera entro la fine del prossimo anno. Tuttavia, per la seconda volta l’appalto è rimasto fermo a palo. La progettazione della tangenzialina, ribattezzata dai residenti della zona la Salerno – Reggio Calabria della Brianza, risale addirittura alla metà degli anni Novanta, quando la Provincia di Monza non esisteva e la viabilità brianzola era gestita dalla Provincia di Milano. L’intervento venne pianificato per alleggerire il peso del traffico sulla Monza – Carate attraverso l’apertura di un collegamento diretto con la Valassina a Nord di Monza.
Tuttavia, fra fallimenti delle ditte appaltatrici e rinvii, il cantiere mostrò fin da subito di non essere nato sotto una buona stella. L’ultimo stop ai lavori risale a un anno e mezzo fa, quando la ditta cui era stato affidato il lavoro aveva annunciato di avere raggiunto l’80% dei lavori e l’apertura nel 2018. A distanza di poche settimane, però, le ruspe si erano di nuovo fermate a causa delle difficoltà finanziare della ditta. Il progetto prevede di realizzare una strada di 498 metri di cui 356 in galleria artificiale e 142 a raso per il passaggio di 20 mila auto al giorno. Tutto, però, ancora una volta è appeso a un filo.
Anche l’associazione Monza Hq è intervenuta sulla questione, sottolineando come la situazione sia molto critica. “Per ragioni di mobilità, traffico e inquinamento, è urgente che la variante Sp6 venga completata al più presto e che lo sia nella sua interezza – ha spiegato Isabella Tavazzi, portavoce del comitato -, cioè collegando la Monza – Carate alla Ss36. Se la Provincia Mb non ce la fa per ragioni economiche, proponiamo che la Provincia stessa e i Comuni di Monza e Vedano chiedano un aiuto concreto alla Regione Lombardia”.
“L’unica ditta che ha partecipato non presenta le caratteristiche tecniche richieste -ha spiegato la Provincia in una nota stampa -. Consapevoli che il territorio aspetta quest’opera da 20 anni, la Provincia sta vagliando tutte le soluzioni che l’attuale legislazione in tema di Appalti mette a disposizione per assegnare un progetto che vale oltre 2.7 milionI, ma che evidentemente presenta criticità e problemi che si stanno valutando, anche con la consulenza delle Associazioni di categoria. Non esiste un problema di risorse economiche quindi verranno riassegnate nel nuovo bando che sarà necessariamente costruito dopo le valutazioni opportune”.