Monza, fine settimana al Teatro Binario 7: ecco la programmazione

Tre gli spettacoli in programma questo weekend al Binario 7: in scena Otello, Virginedda addurata e Un alt(r)o Everest.
Ricchissima programmazione questo fine settimana al Teatro Binario 7 di Monza con tre spettacoli in tre giorni. Si parte venerdì 11 gennaio con un doppio appuntamento alle ore 21.00: in sala Chaplin andrà in scena Otello mentre in sala Picasso Virginedda addurata. Sabato 12 gennaio alle ore 21.00 e domenica 13 alle ore 16.00 sarà la volta di Un alt(r)o Everest.
OTELLO ALLA MANIERA DEI CANTASTORIE
Venerdì 11 gennaio alle 21.00 secondo appuntamento con Young Adult, la rassegna ideata per far incontrare ai giovani adulti (fascia d’età 11/18 anni) un teatro che parli il loro linguaggio.
In scena il classico shakespeariano che narra le gesta del geloso Otello nella versione ideata da Davide Lorenzo Palla. Lo spettatore è accompagnato ad immaginare eventi, dettagli e particolari di uno spettacolo che non c’è, mentre un cantastorie contemporaneo lo porta nel mondo dell’immaginazione, interpreta tutti i personaggi, recita i versi di Shakespeare e subito dopo torna a raccontare la storia rivolgendosi direttamente alla platea. Il classico viene raccontato e illustrato in un turbinio di situazioni e di atmosfere sempre nuove, evocate di volta in volta dal poli-strumentista in scena, che accompagnano il pubblico durante tutta la storia per arrivare al tragico finale.
Lo spettacolo fa parte dell’ambizioso progetto Tournée da Bar, ideato da Davide Lorenzo Palla come strumento di audience development, quel “processo strategico e dinamico di allargamento e diversificazione del pubblico e di miglioramento delle condizioni complessive di fruizione”. Peculiarità del progetto è quella di allestire spettacoli adatti a tutti che vengono rappresentati all’interno di bar, circoli e locali favorendo il passaparola degli spettatori e l’interesse di media e operatori culturali. Una grande attenzione è rivolta al linguaggio, mai involgarito o svilito, per rieducare l’orecchio contemporaneo alla parola e per riscoprire quegli spunti di riflessione che solo la potenza dei grandi classici è in grado di stimolare.
Il progetto decolla nel 2016 vincendo diversi bandi che permettono di organizzare una tournée che coinvolge più di cinquanta locali sparsi in sei regioni del Nord Italia, rendendo Tournée da Bar un caso di studio per le buone pratiche dei progetti culturali ed attirando l’attenzione di importanti teatri italiani, tra i quali il Teatro Carcano di Milano, il Teatro Stabile di Bolzano e il Teatro della Tosse di Genova.
Biglietti: intero € 12, under 18 € 6
VIRGINEDDA ADDURATA
Venerdì 11 gennaio alle 21.00 il Teatro Binario 7 propone Virginedda addurata (vergine adorata), nuovo appuntamento con la rassegna di prosa L’altro Binario.
Che succederebbe se potessimo leggere nei pensieri dei santi, che fissano chi li invoca immobili e impassibili nelle loro statue, apparentemente condiscendenti a tutto quanto esca dalle bocche dei fedeli? La scrittrice Giuseppina Torregrossa si pone un simile dubbio e dà vita a Santa Rosalia, la virginedda addurata patrona di Palermo.
Prendendo spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto, lo spettacolo affronta una violenza antica e moderna: la discriminazione contro la donna “in quanto donna”, che spesso assume i connotati di una vera e propria “tragedia normale”, da nascondere agli uomini e confidare solo ai santi. Per farlo, Torregrossa coglie spunto da un raccapricciante fatto di cronaca avvenuto a Trapani qualche anno fa. Un marito, con la complicità dell’amante, trascina in un agguato la moglie al nono mese di gravidanza uccidendola barbaramente. Prima che la tragedia si compia, le protagoniste della storia vanno tutte supplici dalla Santuzza. La vittima, la madre della vittima, la figlia della vittima e l’amante del marito. La scrittura illumina lucidamente la natura umana, che combina demoni e vittime, predatori e predati, quasi che l’uno non possa esistere senza l’altro. Nel confronto il confine tra bene e male si appanna, le donne si fidano e confidano nella Santa, la quale di rimando, brutalmente, ammonisce che spesso le cose, più che dal cielo, vanno risolte sulla terra.
L’autrice racconta, come sanno i lettori dei suoi romanzi (tutti editi da Mondadori), una storia della Sicilia più autentica, in cui si intersecano fede, misticismo e credulità. In una perfetta miscela di ironico e tragico potrà capitare di incontrare una “santuzza” che fuma forte e si ingozza di brioches. “Si deve fare molta attenzione quando si prega, perché si versano molte più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte” dice la Santa.
Biglietti: intero € 15, ridotto € 12, under 18 € 6
UN ALT(R)O EVEREST
Sabato 12 alle 21.00 e domenica 13 gennaio alle 16.00 la stagione di prosa Teatro+Tempo Presente del Teatro Binario 7 ospita Un alt(r)o Everest, spettacolo di e con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi prodotto da ATIR.
Jim Davidson e Mike Price sono due amici, una cordata. Nel 1992 decidono di scalare la loro montagna: il Monte Rainier nello stato di Washington, Stati Uniti. Il sogno di una vita, una vetta ambita da ogni scalatore, un passaggio obbligatorio per chi, nato in America, vuole definirsi Alpinista. “The Mountain” come la chiamano a Seattle.
Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo la conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino impensato nelle profondità del loro legame, un viaggio che durerà ben più dei quattro giorni impiegati per raggiungere la cima.
Un alt(r)o Everest è una storia vera, non è una storia famosa, da essa non è stato tratto nessun film, ma potrebbe essere la storia di ognuno di noi. E forse lo è. Proprio per la sua spietata semplicità. Una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette davanti.
Lo spettacolo, raccontano Fabris e Bicocchi, è la naturale evoluzione di (S)legati, dopo il quale hanno sentito il “dovere” di continuare l’indagine così ricca e fruttuosa, nata durante tutto il percorso nel circuito della montagna. Per farlo, però, non bastava una semplice storia di alpinismo (in effetti, ne esistono a centinaia di imprese e avventure tra la letteratura alpinistica). C’era bisogno di una storia che potesse elevarsi a paradigma, che potesse, in qualche modo, contenere le storie di tutti, anche di chi la montagna non la frequenta o addirittura non la ama. Una storia che fosse, per dirla in breve, universale. La storia di Mike e Jim parla di qualcosa che tutti abbiamo conosciuto e con cui prima o poi dobbiamo fare i conti: la perdita, il lutto, la mancanza, e anche di quel dialogo, silenzioso e profondo, che continuiamo ad avere con le persone che non sono più con noi ma che in qualche modo continuano a essere con noi.
Un alt(r)o Everest è proposto dal Teatro Binario 7 come appuntamento collaterale e conclusivo di Monza Montagna, il festival che riunisce le associazioni alpinistiche monzesi svoltosi lo scorso mese di novembre, di cui il Binario 7 è partner per il secondo anno consecutivo.
Biglietti: intero € 18, Carta Più Feltrinelli € 15, ridotto € 12 (under 25, over 65, abbonati altre stagioni e convenzionati), under 18 € 6