Pietre d’Inciampo: folla di gente alla cerimonia in Brianza. “In tanti perché non vinca l’indifferenza”

Sabato, nei tre comuni brianzoli che hanno fondato il Comitato “Pietre d’Inciampo”, folla di gente per vedere l’artista tedesco all’opera nella posa delle mattonelle in ricordo di alcuni deportati.
In oltre vent’anni di attività, l’artista tedesco Gunter Demnig ha posato oltre 70mila Pietre d’Inciampo: mattonelle posate nel tessuto urbanistico di moltissime città europee per mantenere vivo il ricordo dei deportati nei campi di sterminio nazisti. E sono stati davvero tanti i cittadini che sabato hanno raggiunto i comuni di Seregno, Cesano Maderno e Lissone per vedere all’opera le mani del maestro.
Folla di gente a Seregno: oltre 400 persone presenti alla posa
Giuseppe Gani, la madre Speranza Zaccar, i figli Regina, Ester e Alberto. Sfollati da Milano e poi deportati nei campi di Auschwitz e Bergen Belsen. Questi sono i nomi che, da sabato, saranno impressi per sempre nelle pietre – e nella memoria – posate dall’artista tedesco in via Trapattoni. Una cerimonia che ha coinvolto davvero una fiumana di gente. “Faccio un po’ fatica a trovare le parole per esprimere l’emozione e la commozione per la cerimonia di questo pomeriggio. Oltre 400 persone presenti per la posa delle Pietre d’Inciampo – commenta Alberto Rossi – Ci siamo ritrovati in tanti perché non vinca mai l’Indifferenza”.
Seregno, Cesano e Lissone uniti in un Comitato per non dimenticare
I tre comuni brianzoli, hanno deciso di fondare il Comitato delle Pietre D’Inciampo proprio per diffondere e realizzare una memoria diffusa. Tante anche le persone che, nella giornata di sabato, hanno partecipato alla cerimonia nei Comuni di Lissone e Cesano Maderno dove sono state postate, rispettivamente, le pietre in memoria di Mario Bottega, deportato e assassinato a Mauthausen con la matricolo 82281 e Arturo Martinelli, deportato e assassinato a Fossoli il 12 luglio 1944.