Regione Lombardia, dà l’ok: essere umani e animali insieme anche nella morte

24 gennaio 2019 | 10:57
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Regione Lombardia, dà l’ok: essere umani e animali insieme anche nella morte

Approvato in commissione Sanità l’emendamento che consente al proprietario di farsi seppellire col proprio cane o gatto

Insieme per tutta la vita, ma anche oltre. Gli animali di affezione come cani, gatti e simili non faranno solo parte della vita di tutti i lombardi. Se il prossimo 19 febbraio il Consiglio regionale approverà il nuovo regolamento approvato mercoledì sera dalla Commissione sanità del Pirellone faranno parte anche della morte. Il progetto di legge è partito da un emendamento di Forza Italia nell’ambito di una più generale riforma dei servizi funebri e cimiteriali.

In commissione l’emendamento è stato approvato e quindi, con tutta probabilità, nel giro di un mese o poco più gli umani residenti in Lombardia porranno scegliere di farsi seppellire col loro animale preferito: il cane compagno di una vita, il gatto di casa, il pappagallo, il canarino e persino il criceto. Un po’ come avveniva nell’antico Egitto dove i gatti, dopo essere stati mummificati, venivano sepolti assieme ai faraoni.

Il nuovo regolamento, nato per adeguare la legge al mutato contesto sociale, prevede tuttavia alcune condizioni.Una su tutte: l’animale dovrà essere cremato e solo a quel punto sarà possibile tumulare l’urna nella tomba del defunto. “Le novità importanti introdotte da questa legge – ha spiegato il presidente di Commissione, Emanuele Monti – sono essenzialmente tre e tutte di grande rilevanza. A partire dall’introduzione di criteri che servono a tutelare le piccole imprese del settore, garantendo quindi non solo la sopravvivenza, ma anche un contesto normativo favorevole, affinché le piccole attività radicate sul territorio possano andare avanti nel loro lavoro senza essere penalizzate dai più grandi”.

Nel caso degli animali domestici, “si tratta di una novità importante perché – dice Monti – gli animali domestici fanno parte integrante della vita affettiva delle persone o delle famiglie che li ospitano. Ed è un servizio richiesto dai cittadini”.