Vimercate, auditorium inagibile: l’Università del Tempo Libero insorge

14 gennaio 2019 | 10:59
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Vimercate, auditorium inagibile: l’Università del Tempo Libero insorge

Gli studenti, che hanno un’età compresa tra i 60 e i 90 anni, hanno scritto una lettera firmata da 135 persone. Prisco, il primo firmatario: “Siamo anziani, non possono spostarci così”

“Una sentita e civile protesta per i trattamenti imposti da questa Amministrazione alla nostra ormai più che trentennale UTL”. Con queste dure parole inizia la lettera firmata da quasi 140 cittadini di Vimercate, tutti pensionati e iscritti all’Università del Tempo Libero. Tutti arrabbiati.

IL FATTO

Motivo del contendere, una serie di cambiamenti che quest’anno scolastico ha portato e che ha fatto agitare gli anziani, fino al punto di decidere di scrivere al Sindaco Francesco Sartini e all’Assessore ai Servizi Sociali Simona Ghedini. Autori della raccolta firme, Ferdinando Prisco e Maria Ester Brambilla, 80 e 82 anni, sposati e alunni da quasi un ventennio della scuola che ogni anno il lunedì e il giovedì tiene compagnia a centinaia di pensionati.

“Lamentiamo innanzitutto l’imposizione del doppio turno e del trasferimento al TeatrOreno che ha creato diversi disagi” si legge nella missiva.

Già, perché la decisione presa dal Sindaco a ottobre di interrompere le attività extrascolastiche presso l’Auditorium dell’Omnicomprensivo (per inagibilità, vedi articolo) ha avuto una serie di reazioni a catena, tra cui lo spostamento delle attività dell’UTL da via Adda al teatro di via Madonna, nella frazione di Oreno.

LA PROTESTA

«Partiamo dal presupposto che lo spostamento ci è stato comunicato solo a settembre, dopo che ci eravamo iscritti, a maggio – racconta Prisco – Noi abbiamo la patente e ci muoviamo in macchina, ma molte persone no e hanno dovuto rinunciare a partecipare. E anche chi ha deciso di frequentare lo stesso, ha subito non pochi disagi. Tanto più che in molti non si sarebbero nemmeno iscritti se avessero saputo».

Prisco si riferisce alla diversa ubicazione dei corsi, ma non solo: al parcheggio, che ospita meno macchine, alla scomodità delle sedute del teatro e alla temperatura, che molti lamentano essere bassa. «Siamo persone anziane – commenta – Non siamo adolescenti che ci adattiamo e possiamo essere spostati come si vuole». «Io sono costretta a portarmi un cuscino, perché le sedie sono dure e scomode» aggiunge la moglie Ester.

Ma non solo, oltre allo spostamento, essendo il teatro più piccolo dell’auditorium e quindi ospitando meno persone, le lezioni sono state divise in due turni: dalle 15 alle 17 (come erano sempre state prima) e dalle 17 alle 19. Un orario, questo, che come comprensibile, ha destabilizzato gli alunni che, lo ricordiamo, hanno un età che viaggia tra i 60 e i 90 anni.

«Non c’è solo il problema degli orari, ma della confusione che si crea durante il cambio turno nel parcheggio – racconta Ester – Tra quelli che finiscono e quelli che arrivano (parliamo di 200, 300 persone ) immaginate che caos».

Nonostante le difficoltà, da settembre a fine 2018 gli anziani alunni si sono adattati. «Avremmo anche potuto soprassedere» assicura Prisco. Se non fosse che, al ritorno dalle vacanze natalizie, ecco la terza batosta: il cambio di giorno di alcune lezioni. «È 30 anni che esiste l’UTL, 30 anni che le lezioni si tengono il lunedì e il giovedì – spiega – Ora, ci hanno spostato ben 5 incontri al mercoledì e uno al martedì. E abbiamo il calendario fino a febbraio, quindi, chissà cosa succederà a marzo».

Ecco dunque la goccia che ha fatto il traboccare il vaso e che ha spinto i vecchietti vimercatesi a muoversi. «Ripeto, siamo persone anziane, abbiamo impegni e abitudini, non possono spostare le cose così, dopo che per 30 anni sono andate in un certo modo e sono andate benissimo». «Non ce l’abbiamo con i volontari, anzi, loro fanno il loro lavoro benissimo – conclude – Il problema è come è stato gestito il tutto».

In tanti la pensano come Prisco, ben 135 firmatari almeno, che sono un numero di un certo spessore se si considera che sono circa 400 i frequentatori attivi dell’UTL (numero già sceso a causa dello spostamento della location).

“Ci auguriamo di poter tornare al Teatro dell’Istituto Omnicomprensivo quanto prima” si conclude la lettera che, protocollata nei giorni scorsi in Comune spera di vedere una sollecita risposta da parte dell’Amministrazione.

Al momento in cui questo articolo è stato scritto, abbiamo provato a metterci in contatto con sindaco e assessore, non riuscendo a farlo. Come sempre, restiamo a disposizione per conoscere e raccontare anche il punto di vista dell’Amministrazione.