Ceriano Laghetto, è scontro tra il sindaco Cattaneo e Francesco Guccini

12 febbraio 2019 | 00:04
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Ceriano Laghetto, è scontro tra il sindaco Cattaneo e Francesco Guccini

Il cantautore emiliano ha citato Ceriano Laghetto nel corso di un’intervista: un esempio per dire che una volta i cerianesi erano tutti del Pci e ora votano tutti Lega. Ma il sindaco non l’ha presa bene.

«Una caduta di stile». Il sindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo commenta così le parole pronunciate qualche mattina fa da Francesco Guccini durante una diretta radiofonica su Radio Capital. Parlando con Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto dell’attuale situazione italiana, infatti, il il cantautore ha citato il comune brianzolo, da dieci anni saldamente in mano alla Lega, come un caso simbolo. Guccini ha sottolineato come spesso si respiri tra la gente invidia, rancore, paura: è il desiderio di proteggere le proprie piccole cose, certo non una novità, forse semplicemente un tratto del carattere umano. A una domanda su un’affermazione rilasciata in un’intervista, secondo cui «quei comunisti che oggi sono leghisti erano leghisti dentro, solo che non se ne accorgevano», Guccini ha argomentato prendendo a esempio proprio Ceriano. «Ho un amico, ex preside, che fu sindaco di un paesino della Brianza, Ceriano Laghetto. Era un sindaco del Pci ed erano tutti del Pci: adesso c’è la Lega e sono tutti della Lega – ha affermato ridendo -. Questi comunisti di allora erano comunisti con lo stesso rancore e la stessa invidia, avevano una base enorme di invidia sociale e moralismo pesantissimo».

«Purtroppo anche Francesco Guccini dimostra di avere lo stesso vizio di molti sedicenti intellettuali di sinistra, pervasi da snobismo che porta a considerare come stupidi, o peggio rancorosi, invidiosi sociali e moralisti, tutti quelli che non la pensano come loro – ha affermato Cattaneo, anche se in realtà Guccini non sembrava parlare tanto di Lega o Pci, quanto di certi aspetti del carattere umano -. Spiace questa sua caduta di stile nei confronti di una comunità attiva, vivace e generosa come è quella di Ceriano Laghetto. Farebbe bene a scusarsi di questa sua uscita infelice. Ha fatto una citazione prendendo a riferimento un contesto di 40 anni fa, anche in questo confermando tutti gli errori della sinistra e certificandone l’attuale stato di coma».