Cgil, Cisl e Uil insieme a Roma per dare ‘futuro al lavoro’ e al Paese

L’appuntamento è fissato per sabato 9 febbraio, a piazza San Giovanni. Obiettivo: rivedere la legge di Bilancio.
Cgil, Cisl e Uil insieme a Roma per una manifestazione unitaria dal titolo ‘Futuro al lavoro’. L’appuntamento è fissato per il prossimo sabato 9 febbraio, a piazza San Giovanni. L’adesione sinora è stata massiccia in Brianza, si parla di circa 600 persone, ma i numeri continuano a salire.
L’obiettivo è rivolgersi al Governo per affrontare tematiche di vitale importanza, che con la nuova legge di bilancio ‘miope e recessiva’, rischiano di far scivolare il nostro Paese in acque ancor più pericolose di quelle attuali. Le tre sigle sindacali parleranno dunque di lavoro, quota 100, reddito di cittadinanza e ancora tasse e sanità.
‘Una legge di Bilancio inadeguata’
‘La legge di bilancio – spiega Angela Mondellini, Segretaria Generale Cgil Monza e Brianza – varata dal Governo non è adeguata alle esigenze del lavoro e dell’equità sociale, non solo manca di prospettiva di sviluppo. Non risolve pertanto le questioni più urgenti del nostro Paese, ovvero la disoccupazione, le pensioni, il fisco, la sanità, nonché gli investimenti nelle infrastrutture’.
‘Le proposte che intendiamo presentare al Governo sono state inserite in una piattaforma unitaria intitolata #FuturoalLavoro, i cui contenuti sono già stati oggetto di dialogo con il premier Conte in un incontro, che però non ha avuto alcun seguito. Ecco perché è nata l’esigenza di organizzare una manifestazione unitaria che potesse riaccendere i riflettori sulle nostre idee’.
‘Dopo l’incontro con premier Conte il silenzio è stato assordante. Noi non stiamo facendo un’azione politica contro questo Governo, come alcuni sostengono – ha dichiarato Abele Parente, Segretario Generale Uil Monza e Brianza – noi siamo semplicemente una controparte. Il nostro obiettivo è tutelare gli italiani in difficoltà’.
‘E non è certo la prima volta che i sindacati si mobilitano – ha aggiunto Rita Pavan, Segretaria Generale Cisl Monza Brianza Lecco – basti pensare allo sciopero organizzato contro la legge Fornero, solo per fare un esempio. Abbiamo sempre fatto sentire la nostra voce. Non si tratta di schierarsi contro il Governo, ma di imporsi contro una legge inadeguata. E’ nostro dovere farlo’.
I sindacati, in vista della manifestazione a Roma del prossimo 9 febbraio, hanno anche inviato una lettera a tutti i sindaci dei Comuni della Brianza, al presidente della Provincia, ai responsabili delle associazioni, ai parlamentari e consiglieri regionali, nonché ai responsabili delle Forze dell’Ordine, per annunciare le proprie intenzioni.
Futuro al Lavoro: la parola ai sindacati
Sulla piattaforma #FuturoalLavoro sono racchiusi tutti i punti su cui le diverse sigle sindacali chiedono al Governo un intervento correttivo della legge di bilancio.
Si parte dal lavoro, una delle note più dolenti del nostro Paese: ‘E’ urgente creare nuove opportunità d’impiego e per farlo bisogna puntare sullo sviluppo. Il Governo aveva promesso di fare il braccio di ferro con le politiche di austerità imposte dall’Europa – spiega Angela Mondellini – ma a quanto emerge dalla legge di Bilancio non sembra proprio. Il risultato di queste politiche è che oggi ci troviamo in una recessione tecnica, che rischia a breve di diventare conclamata’.
‘Abbiamo chiesto più investimenti pubblici, che aumentino occupazione e crescita. Gli investimenti in infrastrutture materiali, digitali e sociali sono uno strumento fondamentale di sviluppo, innovazione e rilancio del Paese. Purtroppo però la manovra riduce tali investimenti. Non solo, viene cancellato il Reddito di inclusione (REI) in favore del tanto acclamato Reddito di Cittadinanza, una misura sostitutiva, complicata nell’accesso e con diversi elementi di iniquità. Ad esempio non contrasta la povertà minorile e non supporta le persone affette da disabilità. E’ tuttavia fortemente incentrata sulla ricerca e l’inserimento nel mondo del lavoro, attraverso i centri per l’impiego. Noi avremmo preferito che venisse conservato il REI, aumentando l’importo e la platea dei beneficiari’.
‘Anche perché, come è emerso dall’esperienza di altri Paesi, misure come il reddito di cittadinanza – aggiunge Rita Pavan – se hanno importi consistenti, disincentivano la ricerca di un impiego. Inoltre è piuttosto difficile pensare che i soli centri per l’impiego, anche i più virtuosi, possano riuscire a offrire 3 opportunità di lavoro per ogni persona’.
L’altro grande fardello dell’Italia è l’evasione fiscale: ‘Si parla di 111 miliardi di euro – sottolinea Parente – e invece che pensare a una misura per arginarla il Governo ha approvato un condono, l’altrimenti noto come pace fiscale‘. ‘E’ un provvedimento diseducativo, che di certo non premia i cittadini onesti’, aggiunge la Pavan.
‘Noi puntiamo alla progressività fiscale – spiega la Mondellini – e invece il Governo ha approvato una flat tax per gli autonomi, partite Iva e piccole imprese, che pagheranno meno dei lavoratori dipendenti e pensionati. Se poi la situazione non dovesse migliorare, all’orizzonte ci attendono nuovi tagli o l’aumento dell’Iva’.
‘Degna di grande attenzione è anche la quota 100. A nostro avviso è insufficiente. Noi da tempo stiamo preparando un piano completo di riforma delle pensioni che prende in considerazione anche le donne e giovani con discontinuità lavorativa. Puntiamo al superamento della legge Fornero, con flessibilità di uscita a 62 anni, 41 anni di contribuzione indipendentemente dall’età per tutti. E chi fa lavori usuranti ha diritto di terminare prima’, ha spiegato la segretaria generale della Cgil.
Infine, l’altra grande emergenza del nostro Paese è la sanità: ‘Bisogna ripensare all’interno sistema sanitario nazionale – chiarisce la Mondellini – mettendo in luce i cambiamenti demografici. Ci sono più fragilità da tutelare, dovute ad esempio all’invecchiamento della popolazione. Occorre aumentare in modo progressivo il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, definire un piano di assunzioni e garantire un accesso omogeneo e sicuro alle prestazioni in tutte le Regioni’.