San Gerardo, pazienti a rischio: troppo lunghe le attese per tornare in reparto

Disagi al San Gerardo: lunghe attese per i pazienti ricoverati, al termine degli esami o delle visite. Il personale che dovrebbe riportarli in stanza genera ritardi fino a un’ora. La replica della direzione.
A quanto pare non si tratta di episodi sporadici, i ritardi si presentano quotidianamente da alcuni mesi. Non solo, si verificano in qualsiasi momento della giornata, non è quindi una problematica legata a un sovraccarico di richieste in alcune fasce orarie.
A essere coinvolti sonoi pazienti ricoverati, provenienti da qualsiasi reparto, che vengono accompagnati da una squadra di operatori gestiti da una società esterna (selezionata tramite una gara d’appalto), a fare gli esami oppure qualche visita specialistica.
Dal termine dell’indagine diagnostica o del controllo medico, il paziente attende anche un’ora per poter essere ricondotto nella sua stanza. Non può tornare nella sua camera autonomamente, deve necessariamente essere riaccompagnato dal personale dedicato a tale servizio. Purtroppo però, ogni giorno diverse persone restano in attesa, anche contemporaneamente: ciò significa che può capitare che non sia solo un paziente ad attendere fuori da un ambulatorio o ad esempio dalla sala tac, ma anche 2 o 3 alla volta. Costoro vanno ad aggiungersi alle altre persone in attesa di sottoporsi all’esame. In alcune aree del San Gerardo quindi, rischiano di formarsi ‘stalli’ di malati. Ciò comporta non soltanto un disagio fisico, come spiegato in apertura, ma anche un rischio soprattutto per i pazienti immunodepressi.
Dalle testimonianze è emerso che alcune attese troppo prolungate sono sfociate in momenti di tensione: alcuni familiari al fianco del proprio parente malato hanno alzato la voce e preso a male parole gli operatori o l’ospedale stesso. C’è anche chi ha pensato bene di tornare autonomamente verso la propria stanza spingendo il lettino sul quale era stato trasportato a fare l’esame. Naturalmente il paziente è stato subito fermato, per preservare la sua incolumità.
La replica del San Gerardo
Dopo aver informato la direzione dell’ospedale dei disagi segnalatici è arrivata una replica: “La nuova Direzione Aziendale – sottolinea Mario Alparone, Direttore generale della ASST di Monza – sta verificando lo stato del servizio per valutare attentamente le criticità segnalate e verificare concrete risposte migliorative a tutela dei pazienti dell’ospedale”.
Ci auguriamo che il San Gerardo, centro di eccellenza sanitaria nel cuore della Brianza, possa al più presto porre rimedio alla criticità emersa.