Lentate, fare la carta d’identità elettronica è un’odissea

Il sindaco Laura Ferrari ha invitato gli impiegati a rivedere gli orari di apertura del servizio. Il vicesindaco ai cittadini: «una volta preso un appuntamento, rispettatelo» (il 40%, invece, non si presenta).
Da una parte un’attesa di 6 mesi, dall’altra il 40% di appuntamenti disertati. A Lentate sul Seveso richiedere la carta d’identità elettronica è un’odissea.
Se appena qualche giorno fa, infatti, l’amministrazione comunale ha rilasciato un comunicato stampa chiedendo ai cittadini di «onorare gli appuntamenti e rispettare gli impegni assunti», a fronte di più di 20 appuntamenti su 60 andati a vuoto negli ultimi due mesi, è anche vero che i tempi di attesa per il rilascio del documento sono lunghissimi. Basta dare un’occhiata ai social per veder emergere il malcontento: c’è chi ha fatto richiesta a settembre 2018 e si è visto fissare un appuntamento per marzo, chi racconta di aver prenotato a dicembre e si ritrova a dover aspettare aprile. Ma anche chi, mossosi con un anticipo di 5 mesi rispetto alla scadenza della carta d’identità, non è riuscito a fissare un appuntamento entro la data di validità. Un disagio diffuso che non può essere motivato dalla casualità delle coincidenze.
Ma che, almeno parzialmente, è causato dai cittadini stessi, che prenotano ma poi non si presentano in Comune: «L’ufficio – recita il comunicato dell’amministrazione – è costretto a registrare l’inosservanza di alcuni cittadini che prendono appuntamento e non si presentano in comune, costringendo altri a dover attendere».
Un esempio: giovedì 7 febbraio ben 9 persone su 16 hanno dato buca al Comune, nonostante avessero prenotato per rinnovare il documento passando alla modalità elettronica. Qualche giorno prima, il 23 gennaio, invece, solo una persona su 4 si è presentata all’appuntamento.
«Premesso che non presentarsi dopo aver preso un impegno è indice di poca educazione civica, abbiamo parlato del problema con il funzionario responsabile per pensare a una soluzione – spiega il sindaco Laura Ferrari -. Abbiamo chiesto agli uffici di rivedere gli orari, ampliandoli per quanto possibile. Ritardi di questo tipo danno l’idea di una scarsa organizzazione, e da sindaco vorrei eliminare ogni potenziale disagio per i miei cittadini».
In effetti, spiega Ferrari, gli impiegati dedicati al servizio sono poco numerosi: 2 si occupano dal back office, mentre una persona o, più raramente, due, è impegnata nel contatto con il pubblico. L’auspicio è che una riorganizzazione degli orari permetta di snellire e sveltire la pratica.
D’accordo anche il vicesindaco Matteo Turconi, che invita i cittadini alla puntualità: «Se non ci fossero tutti questi appuntamenti mancati i tempi di attesa sarebbero almeno dimezzati» ammonisce. Nel dubbio, e in attesa che la lista di attesa si sfoltisca e la situazione si normalizzi, non resta che controllare la data di scadenza del proprio documento di identità e muoversi con largo anticipo qualora necessiti di un rinnovo.