Monza, fondi regionali per Parco e Villa: scontro Scanagatti – Allevi

Botta e risposta fra l’ex sindaco Scanagatti e il primo cittadino Allevi. Oggetto dello scontro i presunti ritardi dell’organizzazione degli appalti
“Dichiarazioni menzognere”. Così il sindaco Dario Allevi ha risposto all’attacco lanciato dall’ex primo cittadino di Monza, Roberto Scanagatti, sulla questione della gestione dei fondi regionali per il recupero di Villa Reale e Parco di Monza. Tutto è cominciato con una delibera di Regione Lombardia con la quale è stata approvata la richiesta di cambiare le regole per la gestione dei 55 milioni di euro previste dall’Accordo di programma.
Un atto che ha dato vita a una polemica fra l’attuale consigliere comunale del Pd e il sindaco. Oggetto dello scontro: il comparto formato da ex reggia, polmone verde e Autodromo, ma soprattutto i presunti ritardi del Consorzio di gestione nell’organizzare la gare d’appalto.
LE ACCUSE
Ma andiamo con ordine. La scorsa settimana, dopo la pubblicazione delle delibera regionale, il consigliere Scanagatti ha esternato sulla pagina Facebook tutte le sue perplessità. “La conseguenza della delibera è che Regione Lombardia si riprende la gestione dei fondi già versati nelle casse del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza – ha commentato l’ex sindaco-. Tredici milioni di euro perciò tornano nella disponibilità di chi li aveva versati, dopo che per oltre un anno sono rimasti parcheggiati sul conto corrente del Consorzio. Parcheggiati ad ammuffire perché, tra l’altro, non hanno nemmeno maturato un centesimo di interessi”.
LA REPLICA
Il perno attorno al quale ruota il botta e risposta è il passaggio a Infrastrutture Lombarde Spa, braccio operativo di Regione Lombardia, della gestione diretta degli interventi di riqualificazione programmati nell’Accordo di Programma. Allevi, però carte alla mano, rispedisce al mittente le accuse di immobilismo: da maggio 2018 a oggi sono stati avviati cinque appalti per un totale di 800 mila euro, fra i quali compaiono interventi attesi da tempo come il recupero edilizio dell’ex Ippodromo, il ripristino dell’edificio di Porta Monza e il restauro conservativo del Tempietto dei Giardini reali.
“Quando ho letto le dichiarazioni di Scanagatti pensavo di essere su “Scherzi a parte” – replica Allevi -. Da un ex sindaco mi aspettavo di tutto, ma non un’opposizione così distruttiva. In virtù dell’incarico che ha ricoperto dovrebbe sapere che il senso della delibera è ben diverso. Il Consorzio è un ente leggero, con soli 16 dipendenti, è non può certo farsi carico di appalti di caratura europea. L’atto approvato in Regione, così come previsto, attribuisce a Infrastrutture solo la gestione degli appalti sopra la soglia dei 350 mila euro”.