Monza, Scuola agraria: a primavera il verde urbano protagonista di un nuovo progetto

L’istituto, con la collaborazione di Regione Lombardia, vuole sensibilizzare enti pubblici e cittadini sull’importanza della corretta gestione del verde urbano. Anche nel 2019 previsti molti corsi professionali.
Una formazione che spazia dal manutentore del verde, alias giardiniere, agli arboricoltori, dal progettista del verde al tree climber, fino all’ortoterapista. Oltre 160 corsi con circa 2mila studenti ogni anno. E un ampio progetto in cantiere, che sarà ufficialmente presentato la prossima primavera, per sensibilizzare enti pubblici e cittadini sulla corretta gestione del verde urbano. Questi alcuni dei numeri e delle caratteristiche che raccontano cosa è e cosa vuole essere nel 2019 la Scuola Agraria del Parco di Monza.
Il Centro di formazione professionale, nato nel 1902 e riconosciuto ente di ricerca a livello regionale e nazionale, ha in programma di porsi sempre più come un interlocutore specializzato in tutto quello che ruota intorno al vasto mondo delle piante e della loro cura.
“Siamo aperti a nuove collaborazioni con tutti coloro che si occupano e guardano al verde – spiega Rosario Montalbano (nella foto in basso), dal 2015 Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto ed ex Assessore comunale all’Istruzione, Personale e Servizi al Cittadino nella Giunta Scanagatti – nel corso di quest’anno partiremo con una serie di iniziative che contribuiscano a diffondere la nostra immagine sul territorio, prima di tutto locale. Anche perché la Scuola Agraria da decenni è presente a Monza e si fa apprezzare in Italia e all’estero – continua – ma, nonostante ciò, molti brianzoli non la conoscono a sufficienza”.
In questa direzione le idee in ballo sono tante. Una di queste sta già per prendere concretamente forma. “Stiamo preparando un progetto che riguarda una serie di interventi sull’impianto arboreo dei Comuni – annuncia Montalbano – è un tema delicato perché le piante, se non ben curate, possono essere fonte di disagi per tutti i cittadini”.
“A questa iniziativa, che ha un obiettivo prima di tutto di sensibilizzazione sul tema, collaborerà anche Regione Lombardia attraverso l’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste)– continua – stiamo definendo gli ultimi dettagli e nella prossima primavera ci sarà un evento pubblico, che sarà un momento di riflessione di natura metodologica più che tecnica”.
Alla base dell’attività della Scuola Agraria del Parco di Monza, anche in questo caso, c’è un approccio aperto alle relazioni esterne a 360 gradi. Come dimostra anche il fatto che l’Istituto, con sede nella Cascina Frutteto, ha legami stretti, tra gli altri, con l’Orto Botanico di Napoli e una sede a Roma presso la Scuola giardinieri. Un intreccio di spunti e competenze, provenienti anche dall’estero, che è alla base dei numerosi corsi attivi nel capoluogo della Brianza (vedi qui). Alcuni dei quali frequentati da iscritti che si trasferiscono a Monza per seguire le lezioni e dormono nel convitto della Scuola Agraria.
Tra i corsi con una lunga tradizione c’è quello di ortoterapia. “L’edizione partita da pochi giorni ha 12 iscritti ed ha l’obiettivo di fornire una buona base teorica, ma con molte esercitazioni pratiche – spiega Paola Martinelli del Coordinamento didattico – con la collaborazione del CeDisMa (Centro studi e ricerche sulla disabilità e marginalità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), che si occupa soprattutto di autismo, vogliamo fornire ai corsisti una sorta di cassetta degli attrezzi, composta da metodologie e strumenti replicabili anche in altri contesti legati a patologie”.
Nei prossimi mesi spazio anche ai corsi per diventare manutentore del verde, con un corso di 180 ore necessario per acquisire l’idoneità professionale come stabilito dalle Legge 154 del 28 luglio 2016. Ben 600, invece, le ore per ottenere la qualifica di Giardiniere professionista. Attenzione anche alla pratica del Tree Climbing, e all’arte del giardino giapponese tradizionale, una pratica ancora non molto diffusa in Italia (leggi l’articolo).
Se la Scuola agraria di Monza punta decisamente in alto, più in là verrà anche il momento di guardare avanti. Sicuramente nel senso della gestione dell’Istituto. “Il mio incarico scadrà nel luglio 2020 e con me decadrà tutto l’attuale Consiglio di amministrazione – afferma il presidente Montalbano – non dovrebbero esserci impedimenti per un eventuale rinnovo, ma per il momento mi interessa soltanto dare alla Scuola tutto il valore che merita”.