Monza, fine settimana al Binario 7: ecco gli spettacoli in arrivo

18 febbraio 2019 | 00:03
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Monza, fine settimana al Binario 7: ecco gli spettacoli in arrivo

Ecco gli spettacoli in cartellone a Monza dal 22 al 24 febbraio. Scopri i dettagli.

In arrivo un fine settimana ricchissimo di spettacoli al Teatro Binario 7 di Monza, c’è solo l’imbarazzo delle scelta. Si parte venerdì 22 febbraio alle ore 21.00 con “Buio” scritto, diretto e interpretato da Valentina Paiano e Vanessa Korn e prodotto dalla Compagnia Teatro Binario 7.

Sempre venerdì 22 e sabato 23 febbraio alle ore 21.00 in sala Picasso andrà in scena “Frankenstein, il racconto del mostro” diretto e interpretato da Elio De Capitani. Stesso giorno, sabato 23 febbraio, ma in sala Chaplin appuntamento musicale con “Babele!” dell’ensemble BossoConcept per la stagione “Terra: musica, voci e paesaggi sonori”, diretta da Rachel O’Brien con EquiVoci Musicali.

Domenica 24 febbraio alle ore 16.00 appuntamento dedicato alle famiglie con “A pancia in su”, tante piccole storie legate da un unico filo: la verità delle emozioni.

BUIO

Data spettacolo: venerdì 22 febbraio alle 21.00 (sala Chaplin)

Un viaggio alla scoperta del fenomeno dei foreign fighters, giovani provenienti da ogni parte del mondo che si radicalizzano e decidono di affiliarsi ai gruppi jihadisti, condividendone le ideologie e le scelte in cambio della promessa di una vita migliore, di benessere e di giustizia sociale.

Camille è una ragazza francese di 16 anni: intelligente, determinata, sportiva, con un’innata sensibilità per le ingiustizie sociali. Amal è una ragazza jihadista di 16 anni, una bambina in grembo, due volte vedova. Ma quello che forse non è facile capire è che Camille e Amal sono la stessa persona. Irretita dal mondo web, Camille si converte alla religione musulmana, appoggia l’integralismo islamico e fugge in Siria, alla volta del paradiso che le era stato mostrato e raccontato attraverso i social network gestiti dalla rete della propaganda jihadista. Ma una volta in Siria deve fare i conti con la guerra vera, i bombardamenti e la violenza. Solo per amore della bambina che ha in grembo, decide di fuggire e tornare in Francia e affrontare il difficile reinserimento. Ma non c’è solo lei in questa trasformazione. La sua conversione, la sua fuga, il suo ritorno hanno lasciato segni indelebili sulle persone che le sono sempre stata accanto: la madre, la sorella e gli amici più stretti che raccontano, a loro volta, il loro punto di vista. Quello su cui non restano dubbi, nemmeno in Amal, senza giudizi di tipo religioso né moralistico, è il riconoscimento della forza della vita sulla morte, dell’amore sulla violenza.


scritto, diretto e interpretato da Vanessa Korn e Valentina Paiano
assistente alla regia Veronica Dariol
musiche e sound design FA.DE Music Production, di Davide Capicotto e Fabio Sagliano
produzione Compagnia Teatro Binario 7

Biglietti: intero € 12 | allievi Scuola di teatro Binario 7 € 10 | under 18 € 6

FRANKENSTEIN, IL RACCONTO DEL MOSTRO

Data spettacolo: venerdì 22 febbraio e sabato 23 febbraio alle 21.00 (sala Picasso)

Un monologo che restituisce tutta la straziante solitudine del mostro, in una scena dominata dalla presenza e dalla voce di Elio De Capitani e animata dai disegni di Ferdinando Bruni.

Scrive Elio De Capitani:
Ben due secoli sono passati da quando fu ideato e oggi Frankenstein ci parla più che mai. Oggi, mentre siamo immersi in tensioni emotive davvero laceranti nei riguardi dell’altro, la cui diversità ce lo può far apparire esattamente come un mostro, la creatura di Mary Shelley è in grado di svelare le emozioni più profonde che agitano la nostra epoca, di catturare le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza. Com’è proprio dei grandi miti. Il tema di Frankenstein è la bruttezza, la mostruosità fisica, in una creatura potenzialmente dotata di dolcezza infinita, ma portato a un’ira feroce e inarrestabile nella disperazione: un tema estremo ma illuminante. Il bisogno di far parte della comunità umana non ci tocca se la vista non è appagata? Concentrerò la narrazione sulla parte centrale del romanzo con la restituzione del punto di vista della creatura: è qui che Mary Shelley infatti dà direttamente la parola al mostro, costruito nel laboratorio del dottor Frankenstein assemblando pezzi di cadaveri. Uno dei momenti più toccanti del romanzo.


da Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno di Mary Shelley
diretto e interpretato da Elio De Capitani
disegni e voce del dottor Frankenstein Ferdinando Bruni
luci Nando Frigerio
suono Gionata Bettini
assistente alla regia Alessandro Frigerio
produzione Teatro dell’Elfo

Biglietti: intero € 15 | ridotto € 12 | allievi Scuola di teatro Binario 7 € 10 | under 18 € 6

BABELE! suoni dell’Est, canti dell’Ovest

Data spettacolo: sabato 23 febbraio alle 21.00 (sala Chaplin)

Un sabato sera all’insegna della musica, con il nuovo appuntamento della stagione “Terra: musica, voci e paesaggi sonori”, diretta da Rachel O’Brien con EquiVoci Musicali.

In tempi remoti, raccontano le Scritture, la Terra tutta aveva una sola lingua e le stesse parole. Ma poi succede quello che succede, con la Torre di Babele: la storia che tutti conoscono. In seguito alla sua distruzione, quanti erano i popoli, tante diventano le lingue. La superbia dell’uomo nel suo intento di innalzarsi verso la divinità viene presto colpita: a farne le spese è il linguaggio. Ma dio lascia all’uomo la possibilità di esprimersi attraverso la musica.

“BABELe!” si presenta come un territorio pagano alla ricerca dell’ossimoro musicale della laicità. Suoni dell’Est, canti dell’Ovest, melodie del Nord e danze del Sud del mondo si riflettono su uno specchio di gesti conosciuti e segni da riconoscere. In “BABELe!” si balla, in “BABELe!” si ascolta e, infine, con “BABELe!” si portano a casa tradizioni e spiritualità.

Lo spettacolo vuole creare un ponte ideale, in grado di superare i confini tra l’est e l’ovest, tra il nord e il sud, tra il passato e il presente per riportare il pubblico all’essenza della musica: tanto riflessiva ed estatica, quanto ballabile e liberatoria.

con Ensemble BossoConcept
Ivana Zecca
, clarinetto
Davide Vendramin
, bandoneón e fisarmonica
Jorge A. Bosso
, violoncello
Paolo Badini
, contrabbasso

Biglietti: intero € 12 | ridotto € 10 | allievi Scuola di teatro Binario 7 € 10 | under 18 € 6

A PANCIA IN SU 

Data spettacolo: domenica 24 febbraio alle 16.00 (sala Chaplin)

È ascoltando i pensieri della pancia che è nato questo spettacolo: quelli più liberi, come pesci che nuotano e si rincorrono. Tante piccole storie che parlano del quotidiano attraverso le sue immagini fantastiche e che raccontano il sogno attraverso la verità delle sue emozioni: storie di nere paure, di sottili vergogne, di domande curiose, di silenzi, di risate, di giochi, di vita vissuta e immaginata attraverso lo sguardo di un bambino. Così succede di mettersi a pancia in su e iniziare a volare, e volando seguire il filo invisibile dell’immaginazione, senza sapere dove potrà arrivare, senza nemmeno chiedersi dove ci saprà portare.

In scena un fratello e una sorella danno forma, con parole e corpi in movimento, a un modo creativo e immaginifico di incontrare la realtà e vivere il quotidiano: svelano paure, bisogni e desideri che appartengono non solo ai bambini, ma alla parte più profonda di tutti noi. Un conoscere che passa per l’emozione, la sottile memoria fisica delle cose, l’ascolto dei sensi e del cuore, dell’affettività come fondamento della crescita e della vita tutta.

Lo spettacolo è frutto di una ricerca drammaturgica che indaga un linguaggio teatrale semplice e immediato ma non banalizzante, di contatto diretto con l’ascolto emozionale del bambino. A tradurlo in scena un uso particolare del gesto e creazioni scenografiche e costumistiche che danno materia organica al mondo fantastico, oniriche e suggestive nella loro semplicità.

Nota allo spettacolo, di Simona Gambaro
A pancia in su è uno spettacolo che vuole parlare di emozioni. Piccole o grandi, travolgenti o tiepide, vibranti e vive, creano visioni, invadono il corpo, respirano con il nostro stesso respiro: la paura, la rabbia, la gelosia, la sorpresa, l’attesa, l’abbandono, la richiesta d’amore, la vergogna, la curiosità, la dolcezza del ricordare. A raccontarle sono immagini fantastiche e situazioni di vita quotidiana che si susseguono, legate tra loro da sottili rimandi interni. La scelta drammaturgica infatti, tappa sperimentale in un percorso di ricerca teatrale in evoluzione, indaga un tipo di racconto scenico assolutamente antinarrativo, basato sul flusso di pensieri, sull’associazione libera, sul rincorrersi di parole e azioni fisiche che danno vita a microracconti, evocano o rappresentano il quotidiano fantastico del bambino. Questo modo di procedere per parole e immagini che apparentemente non hanno nesso logico-cronologico ricalca il pensiero infantile, per cui una singola parola diventa chiave d’accesso a un vissuto, ogni evento viene elaborato in una maniera assolutamente creativa ed immaginifica, che mescola reale e fantastico.

di Simona Gambaro
con Paolo Piano, Simona Gambaro
regia Simona Gambaro, Francesca Traverso
scene Simona Panella, Davide Zanoletti
costumi Francesca Traverso
luci Simona Panella

Età consigliata: dai 4 anni
Durata: 60 minuti
Biglietti: adulti € 8 | under 14 € 4

Per informazioni e prenotazioni: Teatro Binario 7, Via Filippo Turati 8, Monza
Tel. 039 2027002 | biglietteria@binario7.org