Trasporto pubblico, sulla tariffazione integrata Monti e Regalia ai ferri corti

1 febbraio 2019 | 05:45
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Trasporto pubblico, sulla tariffazione integrata Monti e Regalia ai ferri corti

Secondo il consigliere della Lega l’Agenzia sta eseguendo gli ordini che arrivano da Palazzo Marino calpestando gli interessi dei cittadini

Non accenna a placarsi la doppia polemica su tariffazione integrata del trasporto locale e aumento dei biglietti a Milano. Dopo la presa di posizione di, Umberto Regalia, presidente dell’Agenzia del trasporto pubblico locale di Milano, Monza, Lodi e Pavia che ha sottolineato i vantaggi del biglietto unico e la necessità di accelerare l’iter, è toccato ad Andrea Monti, vice capogruppo della Lega e vice presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti del Pirellone a prendere la parola.

LA REPLICA DI MONTI

“Conosco Regalia da molti anni – ha affermato Andrea Monti – per la precisione da quando, con lodevole impegno, visitava ogni comune della Brianza per ascoltare e convincere i sindaci sulla bontà del tracciato di Pedemontana. Poi però, con nostra sorpresa, ce lo siamo ritrovati qualche anno dopo nelle vesti di consulente della Provincia di Monza e Brianza, neanche a dirlo con l’incarico di modificare proprio quel progetto che lo aveva visto come protagonista”.

La tariffa integrata dovrebbe attuare la tanto attesa rivoluzione dei trasporti, cioè la l’introduzione nell’hinterland, e anche nel Nord Milano, del celeberrimo “biglietto unico”. Su questa novità, attesa oramai da anni, si è tuttavia innestato uno scontro fra Regione e Comune di Milano a causa dell’intenzione di quest’ultimo di aumentare da 1,50 e 2 euro il costo del biglietto. A una questione tecnica, dunque, se ne è sovrapposta una politica.Pochi giorni fa Regalia ha cercato di rompere l’impasse sottolineando la bontà del progetto dell’integrazione tariffaria. Tuttavia, Monti non ha recepito bene le sue parole.

“Non mi stupisce che oggi Regalia tenti di spostare una questione squisitamente politica, come l’assurdo braccio di ferro voluto da un sindaco Sala che sta dimostrando ben poco equilibrio, su un piano puramente tecnico – ha proseguito il Consigliere regionale -. Riconosco la sua abilità, ma vorrei avvisarlo che, così facendo, viene meno la sua credibilità. È sempre più palese infatti come l’Agenzia stia pervicacemente eseguendo gli ordini che arrivano direttamente da Palazzo Marino, calpestando gli interessi dei cittadini e facendo venir meno ogni forma di rispetto istituzionale con Regione Lombardia”.

Monti esclude poi qualsiasi ricorso da parte di Regione. “La Legge regionale è chiara e prendersi la responsabilità di fare un atto contro la normativa, mettendo a repentaglio e nell’incertezza ben 4 province, è qualcosa di assolutamente assurdo – ha chiosato -. La Lombardia è abitata da 10 milioni di persone, che vanno rispettate, nonostante i desiderata del Partito democratico, le parole di Regalia nascondono un significato pesante e auspico non si vada avanti in questa direzione”.