Appello di Comune e polizia: “A tutte le vittime del finto ginecologo, denunciate!”

2 marzo 2019 | 15:15
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Appello di Comune e polizia: “A tutte le vittime del finto ginecologo, denunciate!”

L’assessore Sassoli: “Chiediamo a genitori e figli di aprire un varco in quel mondo inaccessibile di relazioni digitali che i ragazzi oggi vivono come normalità”

Il Comune di Monza si unisce all’appello della polizia per far emergere altre possibili vittime del ginecologo arrestato per adescamento di giovani studentesse. “Sono sconvolta dell’arresto del finto ginecologo che adescava ragazze, o meglio, bambine sui social. Una vicenda che ha profondamente scosso la nostra comunità” – ha commentato l’assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli sull’operazione Octopus che ha portato la Polizia di Stato a eseguire nei giorni scorsi un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un ingegnere monzese di 50 anniche avrebbe adescato tre ragazze minorenni per abusare di loro.

I poliziotti temono infatti un numero molto più alto di vittime. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire tutta la rete di contatti on line che aveva allacciato il cinquantenne con numerosi adolescenti, che venivano agganciate cin falsi profili social “Dialogo – ha aggiunto l’assessore -. Questo è ciò che chiediamo. Chiediamo a genitori e figli di aprire un varco in quel mondo inaccessibile di relazioni digitali che i ragazzi oggi vivono come normalità. Ma soprattutto di instaurare un confronto aperto, senza preconcetti, che aiuti i più giovani a comprendere i rischi devastanti che si insinuano nella rete. Per questo chiediamo l’aiuto delle famiglie, delle mamme in particolare, e degli insegnanti, affinché possano parlare con le proprie figlie e studentesse spiegando loro cosa è successo e soprattutto come è potuto accadere”.

Il ginecologo finito in manette è stato descritto dalla polizia come il classico insospettabile, tutto casa, famiglia e lavoro, con una fedina penale trasparente e nemmeno una multa per divieto di sosta. «Proprio in questi giorni, in occasione del lancio dell’indagine tra le ragazze delle scuole medie e superiori per il corto “La donna del futuro”, che sarà proiettato in anteprima la sera del 7 marzo, conclude l’assessore – è emersa in modo chiaro la preponderanza dell’utilizzo disinvolto dei social network. Un utilizzo massiccio, ma non sempre consapevole da parte delle nuove generazioni che per età e inesperienza sono portate a fidarsi di chi c’è dall’altra parte dello schermo”.