Cisl, ufficio vertenze: 9 mln recuperati. Un imprenditore frustava il dipendente

19 marzo 2019 | 17:28
Cisl, ufficio vertenze: 9 mln recuperati. Un imprenditore frustava il dipendente

L’ufficio vertenze di Cisl fa il punto della situazione. Il 2018 registra una lieve discesa rispetto al 2017.

Il caso che colpisce di più arriva dal lecchese. I sindacati riportano di un lavoratore frustato con una verga in plastica dal suo datore di lavoro per incentivarlo a produrre di più. È con questo racconto drammatico che la Cisl Monza Brianza Lecco fa il punto della situazione in merito all’andamento dell’ufficio Vertenze. E se il 2018 registra una lieve discesa rispetto al 2017 e le pratiche in gestione ammontano ancora a circa un migliaio, il lavoro all’ufficio di via Dante 17/A a Monza non manca mai.

Ad esporre i dati sono stati il segretario organizzativo Mario Todeschini e Stefano Goi, responsabile dell’ufficio vertenze. Assieme hanno snocciolato i numeri inerenti al bilancio e alle attività del 2018. Dati, che ovviamente, fanno riferimento agli iscritti del gruppo sindacale.

Se la valenza dell’ufficio vertenze è quella di offrire una consulenza ai lavoratori ed evitare le cosiddette dimissioni in bianco, la fotografia scattata da Cisl riporta un totale di 944 pratiche di vertenze di cui 189 procedure concorsuali. Sono invece poco più di 9 milioni – dato in calo rispetto al 2017 – le somme recuperate. Mentre tra Monza e Lecco sono 1827 i dimissionari volontari. “Sono tutte persone – hanno spiegato Goi e Todeschini – che si sono a noi rivolte per essere tutelate”. Sembra un dato scontato, ma non lo è. “La maggior parte dei dimissionari sono volontari. Cambiano posto di lavoro per avvicinarsi a casa o perché il compenso è maggiore”. Tuttavia ci sono diversi casi in cui le dimissioni non sono volontarie. “Al contrario – hanno spiegato – c’è chi si dimette perché in azienda sta male o perché è stato portato alle dimissioni”.

La messa a fuoco si è poi spostata su un altro punto saliente. Quello dei fallimenti. I lavoratori coinvolti nel fallimento delle aziende sono in netta diminuzione. Dai 792 del 2014, ai 633 del 2017. Giungendo poi ai 541 del 2018.

Dati alla mano, i settori fotografati spaziano da quello degli alimentari a quello della scuola, passando per il commercio. Quest’ultima, categoria particolarmente interessante. Sì, perché se il settore degli alimentari ha registrato un drastico aumento che va dallo 0,57 del 2017 al 9,43 del 2018, quello del commercio, invece, ha registrata una controtendenza. Da 173 lavoratori coinvolti nel 2017, si è passati ai 91 del 2018. “Quest’ultimo un dato – hanno spiegato Todeschini e Goi – che ben fa sperare”. Nonostante la recessione tecnica che ha reso dubbioso il primo trimestre del 2019, questo dato sta a significare che chiudono meno negozi.

Dai dati sui fallimenti, la lente di ingrandimento è stata poi posta sui licenziamenti. Altro punto saliente che rispetto al 2017 registra un lieve aumento. Sono 164 i lavoratori licenziati nel 2018 rispetto ai 157 dell’anno passato. Molti, secondo i sindacati, i licenziamenti illegittimi o discriminatori in base al sesso o all’orientamento politico. E’ stato registrato anche un caso caso limite: “nel lecchese un imprenditore usava una verga di plastica per incentivare la produzione” raccontano i sindacati.

Basti pensare che sul totale del 2018, ossia sui 164 lavoratori licenziati, sono state 142 le pratiche di opposizione al licenziamento secondo la Legge 108/90 e 300/70. “Siamo qui apposta – dichiarano i due sindacalisti – per far capire ai nostri iscritti che strumenti di tutela esistono”.

Quella di Cisl è una panoramica economico finanziaria del territorio, attraverso cui il Sindacato si è posto una domanda. “Con il 2018 siamo usciti dalla crisi?” Quesito di non facile risposta. Come ha spiegato il segretario organizzativo Mario Todeschini, ” il 2018 ha registrato una ripresa che si è manifestata con un minor ricorso all’ufficio vertenze dei nostri iscritti, ma la cui tendenza non si è del tutto arrestata“.

Dati rassicuranti, da una parte, ma bisognerà vedere quali sorprese il 2019 porterà. Le preoccupazioni maggiori sono date proprio dal primo trimestre del nuovo anno. Una recessione tecnica che rende il futuro nebuloso. La domanda rimane quindi aperta. Il 2019 – si domanda Todeschini – confermerà il 2018 o ci farà fare un passo indietro?”

L’ufficio vertenze a Monza si trova in via Dante 17/A. Per maggiori informazioni si può telefonare al 039.2399201.