Monza-Vicenza, niente tifoseria ospite. Pesanti polemiche

27 marzo 2019 | 13:10
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Monza-Vicenza, niente tifoseria ospite. Pesanti polemiche

Dure le parole di mister Colella: “Nel nostro girone hanno tutti da dire qualcosa contro il Monza. Del resto, comandano loro, non io”

Semifinale di ritorno di Coppa Italia alle porte e la polemica non si spegne. Mancano otto ore al grande scontro tra Monza e LR Vicenza, allo Stadio Brianteo. Un match atteso, quanto rischioso, almeno secondo la Prefettura, che ha vietato nei giorni scorsi la vendita dei biglietti ai tifosi veneti. E se il dubbio sulla sicurezza rimane, quel che è certo è che la decisione ha reso la partita ancora più calda.

A pesare sulla situazione, quanto successo all’andata: il Vicenza sconfitto e le polemiche sull’arbitraggio, nonché il gesto di esultanza di Marchi, proprio sotto la curva vicentina, che avrebbe generato un clima di tensione, proseguito poi anche fuori dallo stadio. Ed ecco dunque pesare sulla testa dei tifosi la decisione della Prefettura brianzola.

«Il club ritiene il provvedimento sia eccessivo e sproporzionato, tenuto conto del comportamento corretto che ha caratterizzato i tifosi durante tutto l’arco della stagione sportiva» ha scritto in una nota la società, aggiungendo che «il clima e l’atmosfera creatisi al termine del match di andata, non possono non essere messi in relazione con il comportamento gravemente offensivo tenuto da un giocatore avversario, nei confronti della nostra tifoseria, nei minuti finali dell’incontro».

Per giorni si è sperato in un passo indietro della Prefettura, che non è arrivato. Oggi si scende in campo senza tifoseria vicentina. «Sarà desolante, un Brianteo a metà» ha scritto la curva Pieri, mentre il mister Giovanni Colella non le ha mandate certo a dire: «Nel nostro girone hanno tutti da dire  qualcosa contro il Monza, e nel nostro girone non ci sono 19 deficienti. Quelli (Berlusconi e Galliani, ndr) d’altronde hanno comandato il calcio per 30 anni, no? Comandano loro, non comando io, c’è poco da fare».

«I fatti ci sono stati, non possiamo non ammetterlo e sotto questo punto di vista ci sono stati nel dopo partita con il Monza e vanno condannati, ma vanno contestualizzati – ha infine aggiunto Paolo Bedin, direttore generale del Vicenza – Ci sono state delle dinamiche non normali, è il gesto di Marchi che ha determinato un clima di tensione nel dopo partita e non sono smentibile. I fatti andavano contestualizzati e non so se questo sia stato fatto, ma sono stati questi rapporti a determinare il grado di pericolosità».

Sulla questione è intervenuto anche Simone Guerra, vecchio pallino del Monza nel passato: «È ridicolo non avere i tifosi a Monza, non ci fa piacere ma noi faremo di tutto per dargli una soddisfazione. Dopo il pari di Bolzano, ora guardiamo avanti e recuperiamo le batterie per mercoledì sera».