Manager Italia: professionisti volontari a sostegno del terzo settore

26 marzo 2019 | 06:15
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Manager Italia: professionisti volontari a sostegno del terzo settore

Severo Vegezzi, coordinatore di Manager Italia delegazione di Monza, ci racconta come un gruppo di manager volontari dal 1999 ‘sia al servizio’ delle realtà del terzo settore in difficoltà.

Quando Nasce Il Gruppo Volontariato – Manager Per Il Sociale – Di Manager Italia? A chi si rivolge?

‘Esiste da ben vent’anni. A fine mese infatti, ci sarà un evento celebrativo al Museo Navigli di Milano, in piazza San Marco. In origine c’erano due gruppi, uno che si occupava degli aspetti sociali e l’altro era impegnato nel dare supporto ai giovani. In un secondo momento si sono fusi dando vita a un’unica realtà.

Il gruppo è costituito da ex dirigenti in pensione, ma anche da alcuni professionisti che sono ancora attivi sul mercato del lavoro. Ognuno opera nell’ambito della propria specificità professionale: io ad esempio sono un amministrativo, ci sono poi informatici, esperti di comunicazione e molto altre figure’.

Nel dettaglio, il Gruppo Volontariato offre supporto e consulenza ad imprese, enti e associazioni che abbiano la necessità di precise competenze professionali, nelle seguenti aree:

– Area for profit: imprese con finalità sociali;
– Area Pubblica: Enti pubblici autonomi, Istituzioni pubbliche e Pubblica Amministrazione Locale;
– Area no profit: Associazioni, Cooperative, Consorzi, Fondazioni, Enti di Promozione Sociale e Imprese Sociali come definite dal nuovo ordinamento per gli Enti del Terzo Settore (ETS).

Tutto ha avuto inizio dalla sede di Milano, poi si sono sviluppate delle altre delegazioni all’interno della Lombardia. Ed ecco è che è nata la sede di Monza, in via Missori n.10. Io sono il coordinatore di questo gruppo e mi occupo dei primi incontri con le realtà del terzo settore per capire che cosa abbiano bisogno. In totale i manager attivi in quest’area sono una ventina.

Qual è il vostro modus operandi?

‘Solitamente le associazioni o le cooperative vengono a conoscenza della nostra realtà tramite diversi canali e a quel punto si mettono in contatto con noi. Attualmente uno dei principali problemi per cui le realtà si rivolgono a Manager Italia è la mancanza di fondi. In prima battuta, abbiamo necessità di verificare che la società esista, per questo chiediamo di visionare lo statuto e i bilanci. Succede spesso che le persone lamentino problematiche di tipo economico-finanziario, poi però approfondendo la questione ci accorgiamo che ci sono altre carenze: magari non hanno un piano organizzativo strutturato, oppure non fanno comunicazione o la fanno in maniera non corretta. A quel punto noi proponiamo il nostro piano di intervento: non è detto che l’associazione debba necessariamente rivolgersi ai professionisti che noi mettiamo a loro disposizione. E’ un’opzione, ma possono anche scegliere di rivolgersi a persone di loro conoscenza. E’ doveroso sottolineare che noi non abbiamo alcun ritorno economico in queste nostre attività’.

Quali sono le maggiori criticità che avete riscontrato nelle realtà del terzo settore, con le quali siete entrati in contatto?

‘Far comprendere la necessità di trovare il giusto equilibrio tra aspetto sociale e quello economico. E’ davvero difficile far capire l’importanza di trovare una sostenibilità efficace per le attività che si intendono portare avanti. In realtà è un punto fondamentale per l’intero settore. Spesso si evidenzia anche una carenza organizzativa. A tutto ciò si aggiunge un’altra difficoltà, una sorta di diffidenza nei confronti nostri e delle nostre attività. Mi spiego meglio: capita spesso che le realtà per le quali costruiamo un programma di interventi si sentano colpite personalmente nel proprio modus operandi e decidano di continuare sulla vecchia linea, purtroppo senza ottenere miglioramenti’.

Quali sono le principali realtà alle quali avete prestato la vostra esperienza?

Abbiamo avuto contatti con moltissime realtà anche importanti come la Croce Rossa di Milano: a loro abbiamo fornito il direttore generale. Collaboriamo con CSV di Milano, banco alimentare e le carceri. Per la Diocesi di Milano, a proposito del fondo famiglie-lavoro, vogliamo dare loro un modello di lavoro.

Ci siamo poi occupati di Cooperativa Social 2000 di Monza, una realtà che esiste da parecchio tempo. Hanno un laboratorio di lavanderia all’interno delle carceri di Monza e Bollate. Danno lavoro ai carcerati. Si sono rivolti a noi perché avevano spazio per incrementare le loro attività. Ci hanno chiesto una consulenza per capire se avessero potuto espandersi nel mondo delle case di riposo. In questo caso siamo intervenuti sul piano commerciale, amministrativo e della comunicazione.

Con e-lab Onlus, una realtà che si occupa di doposcuola presso l’oratorio di San Biagio, abbiamo invece effettuato un duplice intervento. Una collega esperta in direzione del personale li ha affiancati facendo per loro piani di lavoro, mansionari e tutto il resto, andando così a risolvere il problema organizzativo. Io mi sto invece occupando di costruire la relazione di missione, documento richiesto dalla riforma del terzo settore.

Ci stiamo anche occupando di una realtà attualmente presente solo sul web: si chiama Italia Adozioni di Cernusco e si occupa di sviluppare la cultura dell’adozione.

Sempre personalmente ho collaborato col Comune di Desio a un progetto chiamato ‘Sistema abitare’ e un fondo solidale per il lavoro.

Ora siamo in contatto anche con il Comune di Monza e l’assessore alle politiche sociali, a proposito del progetto Monza Family. Non solo, insieme alla Casa del Volontariato stiamo collaborando alla realizzazione di un supermercato solidale.

Cosa vi spinge a impegnarvi costantemente in queste attività?

‘Io personalmente posso dire di avere una buona salute e sentendomi ancora molto attivo ho volontà di trasmettere le mie competenze e professionalità a chi ne ha bisogno. A volte non è facile, le dirò, i risultati si vedono così a lungo termine che io e i miei colleghi ci domandiamo perché stiamo facendo tutto questo. Io una risposta me la sono data: stiamo dando il nostro contributo a un cambiamento’.

Un’ultima domanda: un sogno per il futuro?

‘Mi piacerebbe tanto che si capisse l’importanza di fare squadra. Faccio un esempio: esistono a Monza diverse piccole associazioni che organizzano attività sportive per i disabili. Mettendosi assieme potrebbero acquisire maggior forza e voce in capitolo’.

Manager Italia: come entrare in contatto 

Lo Sportello di Monza, in via Missori 10, è a disposizione delle organizzazioni che intendono avvalersi dei servizi offerti dal Gruppo Volontariato, il martedì mattina dalle 9:30 alle 12:30.

Informazioni sull’operato del Gruppo Volontariato Delegazione di Monza sono reperibili:

  • Al numero: 039 2304074;
  • Via mail: a monza.volontariato@manageritalia.it;
  • Indirizzo web

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