Monza, 27° edizione delle Giornate FAI di Primavera: 1100 siti da visitare

15 marzo 2019 | 16:00
Share0
Monza, 27° edizione delle Giornate FAI di Primavera: 1100 siti da visitare

Il comune di Monza presenta la 27^ edizione delle Giornate FAI di Primavera. Un occasione per riscoprire la propria identità storico culturale

“Monza, le emozioni che non ti aspetti”. Sono queste le parole che racchiudono il senso dell’incontro avvenuto quest’oggi, venerdì 15 marzo, all’interno della sala giunta del Comune. “Un evento nazionale – ha spiegato Elena Colombo, presidente del comitato FAI Brianza – che ci porta a riscoprire e a valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico e culturale“.

È all’interno della sala giunta del Comune che è stata presentata la 27^ edizione delle “Giornate FAI di Primavera”, una manifestazione nazionale dedicata alla riscoperta a alla valorizzazione del patrimonio storico culturale. “Quest’anno – ha dichiarato Elena Colombo – apriremo 1100 nuovi siti, sparsi in 430 diverse località di cui 4 in Brianza”. Numeri da record, insomma, resi possibili grazie al costante impegno dei volontari. Ben 100 quelli della delegazione FAI Monza. Ed in occasione del primo weekend di primavera, sabato 23 e domenica 24 marzo, risponderanno all’appello la Cappella Espiatoria a Monza, villa Zendali a Vedano al Lambro, villa Gallarati Scotti a Oreno e, a Cavenago di Brianza, Palazzo Rasini.

“Quello delle Giornate di Primavera del FAI – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Monza Massimiliano Longo – è un weekend diverso da tutti gli altri. E si capisce subito: centinaia di persone escono di casa alla scoperta di luoghi insoliti fuori dai circuiti turistici della propria città, facendosi trasportare da un senso di sorpresa che deriva dall’inaspettato, dal ritrovarsi ad ammirare bellezze di cui forse si ignorava l’esistenza o di cui si era solo sentito parlare”. Ecco spiegato il senso del titolo dal nome programmatico. “L’emozione che non ti aspetti”, quella, per l’appunto, di (ri)scoprire le radici della nostra storia. “Il senso di questa iniziativa – ha poi concordato Renato Meregalli, sindaco di Vedano – è far capire che le città non sono solo un insieme di strade, ma un luogo dove poter sviluppare la propria personalità tramite degli stimoli culturali“.

Conoscere il passato per conoscere se stessi. Questa l’idea che sta alla base del progetto portato avanti dal FAI. Imparare ossia, a conoscere il proprio patrimonio culturale. Quello che, nella ricca Brianza, spopola con le così dette ville di delizia.

“Monza – ha sottolineato Longo – è la città delle emozioni inaspettate, le “unexpected emotions”, secondo il concept della nuova campagna di promozione turistica che abbiamo lanciato all’inizio dell’anno.

La primavera del FAI porta emozioni inaspettate in tutti i sensi. Soprattutto per i più giovani. “Le Giornate FAI di Primavera – spiega Elena Colombo – coinvolgono ogni anno gli Apprendisti Ciceroni©, studenti delle scuole secondarie di II grado che partecipano alla conduzione delle visite culturali”.  Sono infatti 5 le scuole brianzole (Il Mosè Bianchi, l’ Olivetti e il liceo classico Dehon di Monza, il liceo scientifico Enriques di Lissone e l’Istituto M. Bassi di Seregno) per un totale di 70 studenti coinvolti nel progetto.

Quando la cultura incontra le città. Quando, dichiara il primo cittadino di Monza Dario Allevi, “con la conoscenza una comunità si riappropria di quella identità storica e culturale indispensabile per una piena partecipazione alla vita civile”.