Opere d’arte recuperate dai carabinieri di Monza e riconsegnate alla Cina

23 marzo 2019 | 06:33
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Opere d’arte recuperate dai carabinieri di Monza e riconsegnate alla Cina

L’esame compiuto dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese ha accertato l’autenticità dei beni.

Il Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli ha incontrato questa mattina il Ministro della Cultura della Repubblica Popolare Cinese, Luo Shugang, al Museo Nazionale di Palazzo Altemps a Roma, per la firma di un documento simbolico per la restituzione di 796 reperti archeologici sottratti al patrimonio culturale cinese ed esportati illegalmente in Italia. Alla recupero delle opere ha lavorato il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale carabinieri di Monza.

“Oggi restituiamo una serie di oggetti di provenienza illecita che appartengono al patrimonio culturale della Repubblica Popolare Cinese, recuperati grazie all’attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale” ha dichiarato il Ministro Alberto Bonisoli.
Il recupero di 796 beni archeologici è frutto di una lunga attività investigativa, condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, su un lotto di reperti archeologici cinesi di dubbia provenienza messi in vendita a Roncadelle in provincia di Brescia.
I beni provengono da diverse aree della Cina e risalgono ad un arco di tempo compreso tra il Neolitico (3500 – 1700 a.C.) fino alla Dinastia Ming (907– 1664 d.C.). I primi accertamenti svolti dagli esperti hanno consentito di stabilire che i beni risultavano in prevalenza assimilabili a quelli ritrovati negli scavi archeologici eseguiti nella provincie di Gansu, Qinghai, Shaanxi e Sichuan, riferiti al periodo storico compreso tra il 3500 a.C. ed il XVII secolo.

L’esame compiuto dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese ha accertato l’autenticità dei beni e la loro appartenenza al patrimonio culturale della Cina. Il 5 novembre 2018, al termine di una complessa vicenda giudiziaria civilistica incentrata sulla proprietà dei beni, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano ne ha disposto la restituzione alla Repubblica Popolare Cinese.