Seveso, karate a rischio ko per l’aumento delle tariffe comunali
4 marzo 2019 | 06:53

Parla il presidente dell’associazione Dojo Tora Kin Karate: costretto ad aumentare le tariffe, non sa se riuscirà a portare avanti i corsi anche per il prossimo anno. E critica l’amministrazione per non aver coinvolto le associazioni.
A Seveso l’aumento delle tariffe per l’utilizzo delle strutture sportive comunali, già denunciato il mese scorso da Daniele Barison (Pd), comincia a farsi sentire. E ad avere i primi effetti. Franco Maggis, presidente dell’associazione Dojo Tora Kin Karate (19 allievi tra i 7 e i 35 anni), ha dovuto aumentare le tariffe mensili degli iscritti a corsi già iniziati, ma non è sicuro di riuscire a portare avanti l’attività anche per il prossimo anno, o almeno, non per tutte le 4 ore di allenamento settimanali, che potrebbero dunque scendere a 3. Per l’affitto della palestra piccola di via De Gasperi (quella della scuola media, ndr) le tariffe sono infatti passate da 3 a 5 € l’ora. Un piccolo aumento che l’assessore allo Sport Antonio Santarsiero aveva motivato come «adeguamento alle necessità operative di gestione» e che però, moltiplicato per tutte le ore di utilizzo, va a incidere parecchio sul budget a disposizione: sul totale, si parla di un aumento da 470 €a circa 700 €.
«Ho fatto una circolare ai genitori, informandoli che a partire da aprile si pagheranno non più 25 ma 30 € al mese – racconta -. In realtà il nuovo tariffario introdotto dall’amministrazione ha valore retroattivo, quindi parte da gennaio, ma ho deciso di accollarmi io i primi tre mesi. Per ora le reazioni sono state positive, hanno accettato e capito che non dipende da me, ma vedremo dalla prossima stagione: per chi ha due figli che frequentano sono 10 € in più ogni mese, magari farà la differenza tra rinnovare l’iscrizione oppure no -. E sottolinea -: Questa per me non è un’attività commerciale, nella vita faccio altro. Lo sport è una passione, mio figlio è istruttore».

Il vero problema, secondo Maggis, è l’assenza di un confronto con l’amministrazione. «Hanno creato una nuova commissione sport e le associazioni sportive non sono state chiamate a partecipare – racconta -. L’anno scorso mi candidai, perché mi piace poter contribuire e – aggiunge ridendo – creare problemi -. Spendo soldi per aggiornarmi ed essere informato. Invece ho scoperto da un comunicato che l’11 febbraio è nata una nuova commissione, senza associazioni, e che le riunioni si tengono il giovedì alle 14.30, quando negli anni precedenti erano alla sera: così è impossibile parteciparvi per chi lavora». Maggis non spera di riuscire a trattare con il Comune per trovare un accordo, ma dichiara che non darà più il proprio contributo a iniziative pubbliche: «Per le manifestazioni legate all’8 marzo, per esempio, ho messo a disposizione uno dei miei istruttori per il corso di auto difesa femminile – spiega -. Ora queste cose non le farò più». E se la Dojo Tora Kin Karate dovesse davvero chiudere? «Sarebbe un peccato, le arti marziali sono uno sport che serve ai ragazzi anche nella vita quotidiana, insegniamo loro a sapersi difendere, ad avere più sicurezza in se stessi. E non solo: alcuni di loro sono davvero bravi, non partecipiamo a tante gare ma ogni volta i ragazzi sono contenti perché sanno che porteranno a casa un buon risultato. Recentemente ci è anche arrivata una comunicazione da Londra, 2 dei nostri atleti sono stati selezionati per una gara internazionale».
Non è la prima volta che Maggis si trova a dover affrontare una situazione del genere. «Anni fa ero esente da qualunque tariffa, poi con l’arrivo del commissario l’affitto della palestra è passato da 0 a 3 € l’ora – racconta -: mi ero rivolto sia all’assessore allo Sport in Regione Lombardia, sia alla Corte dei Conti, ma non avevo ottenuto nulla. Quando l’amministrazione pubblica decide non ci sono storie».
Foto per gentile concessione di Franco Maggis