Seveso, stop al Piano del Traffico: a rischio i progetti per la mobilità

11 marzo 2019 | 07:46
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Seveso, stop al Piano del Traffico: a rischio i progetti per la mobilità

La scorsa amministrazione avrebbe approvato il Piano Generale del Traffico Urbano senza produrre la Valutazione Ambientale Strategica. Ma per l’ex sindaco non era obbligatorio. A rischio i sottopassi.

La viabilità di Seveso subisce un altro duro colpo. Il Piano Generale del Traffico Urbano approvato dalla scorsa amministrazione il 15 giugno 2017 potrebbe non essere valido.

A denunciarlo è l’attuale giunta, a trazione leghista. Questa volta però al centro della discussione non ci sarebbero le diverse posizioni politiche, e neppure l’ostilità della Lega locale al progetto dei sottopassi, bensì un problema di forma e, a ben vedere, di sostanza: il Pgtu sarebbe infatti stato approvato senza la Valutazione Ambientale Strategica, documento fondamentale per dare legittimità allo stesso Pgtu. «Il dettato normativo prevede espressamente che il Pgtu sia soggetto a Vas, un’analisi che definisce la sostenibilità della pianificazione della mobilità urbana in termini di traffico, inquinamento ambientale e acustico – spiega infatti David Galli, vicesindaco e assessore alla Viabilità -. La Vas è obbligatoria e deve essere sviluppata congiuntamente al Pgtu. L’assenza della Vas determina la nullità del Pgtu e, di conseguenza, tutti i progetti predisposti sulla base dello strumento di pianificazione della mobilità cittadina potrebbero essere messi in discussione. Da un’analisi dei documenti agli atti del Comune di Seveso sembrerebbe non sia stata effettuata la Vas del Pgtu. All’interno della stessa Delibera di Consiglio Comunale nr. 21 del 15 giugno 2017 non se ne fa menzione».

È un duro colpo rivolto all’ex sindaco Paolo Butti, ma soprattutto è una brusca frenata d’arresto agli interventi infrastrutturali relativi all’attraversamento ferroviario, alla riqualificazione della linea di Trenord e a Pedemontana . «In occasione di numerose interlocuzioni avute dalla attuale amministrazione con Regione Lombardia, NordIng (la società di ingegneria del gruppo Ferrovie Nord, ndr), Autostrada Pedemontana Lombarda e altre istituzioni, le controparti hanno dichiarato che la progettazione delle opere di maggior impatto sul nostro territorio sono state predisposte ottemperando alle prescrizioni del Pgtu del Comune di Seveso – sottolinea infatti il primo cittadino, Luca Allievi -. I progetti più rilevanti in itinere sono ascrivibili al Nodo Seveso (raddoppio della ferrovia, Tangenziale Nord di Cesano Maderno, sottopasso di Via Manzoni) e allo Sviluppo Autostradale (Tratta B2 del sistema viabilistico Autostrada Pedemontana Lombarda)».

«Per questo motivo la giunta comunale di Seveso, con propria deliberazione datata 6 marzo 2019, ha incaricato il Segretario Generale del Comune di Seveso, Norberto Zammarano, di effettuare verifiche per confermare se il Pgtu sia stato adottato in aderenza e nel pieno rispetto alle prescrizioni di legge» conclude l’assessore ai Lavori Pubblici  Natale Alampi.

«Se c’è stato un errore tecnico di procedura, che sia verificato – replica Butti. Che però non crede che questo possa o debba condizionare gli obiettivi del Pgtu, redatto in congruenza con il Pgt, a sua volta contenente la certificazione Vas. E precisa -: La norma regionale prevede l’obbligatorietà di redarre un Pgtu solo per i comuni sopra i 30mila abitanti, noi abbiamo ritenuto utile approvare uno strumento che potesse delineare le linee guida per la gestione della mobilità urbana anche per la nostra città, che conta 23 mila abitanti, soprattutto in relazione alla mobilità ciclabile che è ritenuta strategica anche negli obiettivi del Pgt. Non penso proprio – aggiunge – che questo possa condizionare i progetti legati agli interventi ferroviari, che anzi, devono partire subito, per aumentare la sicurezza, ridurre le attese ai passaggi a livello e rendere maggiormente regolare il traffico ferroviario. Ma sappiamo benissimo quanto questi interventi siano lontani dall’interesse della giunta, intenta solo a distruggere e gettare fango su tutto ciò che è stato fatto negli scorsi anni. Stiamo assistendo quotidianamente ad un gioco al massacro per la città e per la macchina comunale. Senza un minimo di continuità tra le varie amministrazioni le città non cresceranno mai».