Balletto Nazionale Italiano e liceo coreutico Pina Bausch: unione di eccellenze

La compagnia si compone di una quindicina di ballerini classici e contemporanei, formatisi nelle migliori accademie milanesi.
Un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo ha caratterizzato lo spettacolo del Balletto Nazionale italiano, sabato 30 marzo, al teatro Alfredo Chiesa di Milano, dal “Passo a tre delle odalische” tratto dal balletto “Il Corsaro” di Adolphe Adam a “In the middle somewhat elevated”, di William Forsythe e poi le nuove coreografie del direttore artistico Bogdan Alvino “OmoAmore” che indaga gli aspetti più intimi dell’omosessualità e “Involution”.
La compagnia si compone di una quindicina di ballerini classici e contemporanei, formatisi nelle migliori accademie milanesi.
Gli studenti delle classi prime, seconde e quarte del liceo coreutico Pina Bausch di Busto Arsizio hanno preso parte allo spettacolo con efficaci coreografie d’insieme, sotto la guida delle insegnanti Siriana Spaziani e Antonietta Buccolieri e Ilaria De Santis.
Il direttore artistico Bogdan Alvino, ballerino presso l’American Ballet Theatre di New York e l’Opera di Parigi, terminata la sua attività in scena, ha deciso di trasmettere la sua esperienza ai giovani. Da qui l’idea di fondare il Balletto Nazionale Italiano e poi la collaborazione con il Liceo coreutico Pina Bausch di Busto Arsizio, autentica fucina di talenti.
E’ l’inizio di un sodalizio professionalizzante per i ragazzi del liceo coreutico, futuri ballerini, con una delle realtà emergenti di punta del panorama artistico milanese, Il Balletto Nazionale Italiano. Per gli studenti è stata un’occasione per calcare il palcoscenico, sotto la guida di un ballerino e coreografo di esperienza internazionale. “I ragazzi sono stimolanti, dotati e carichi di entusiasmo – commenta il maestro Alvino – e lavorando con loro si crea un’energia positiva di grande effetto in scena. E’ un piacere vederli crescere nella danza che ha una grande valenza formativa ed educativa. In sala e in palco si impara a riconoscere i propri limiti, a superarli e a tirare fuori tenacia, energie e talento insospettati”.
Bogdan Alvino ha devoluto parte del ricavato della serata all’associazione “Children protection world” che opera contro le violenze e gli abusi su minori e disabili.
A fine serata, Alvino ha anche dato alcune borse di studio ad allievi del liceo coreutico, chiamati a entrare nel nascente corso accademico professionale di 8 anni, del Balletto Nazionale Italiano, con sede a Milano (Sesto San Giovanni).