Bellusco, elezioni: è corsa a tre per il “dopo Invernizzi”

Svelati i candidati alle prossime consultazioni elettorali del 26 maggio a Bellusco.
Bellusco avanza verso il voto amministrativo con tre punti fermi. Sono i candidati prescelti alle consultazioni in arrivo. Volti nuovi (ma comunque noti in paese) di una campagna che si è accesa, a dire il vero ancora a fari bassi, da appena pochi giorni, quando anche gli ultimi protagonisti sono usciti allo scoperto.
Ad animare la contesa da qui al 26 maggio ci penseranno quindi Mauro Colombo, Cinzia Parolini e Giuseppe Baldasarre. Il primo, architetto, ha preso il testimone di guida della civica Progetto Democratico Popolare dal sindaco uscente Roberto Invernizzi. Proprio sotto il doppio mandato del presidente della Provincia, Colombo ha acquisito esperienza e domestichezza nella gestione di svariate deleghe, come assessore alla Cultura, alla Qualità Urbana, all’Istruzione e ai Servizi Sociali.
Nell’ultima legislatura assumendo anche l’incarico di vicesindaco. Un impegno, peraltro distante dai suoi interessi professionali, che gli è valso l’investitura per il “dopo Invernizzi”. Passando a destra dei banchi, il profilo che ha cementato l’intesa per la formazione della civica Impegno Comune, con i simboli di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Unione di centro, è quello di Cinzia Parolini. Proveniente dal mondo civico, la Parolini è docente alla Facoltà di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano. La sua candidatura ha rotto la precedente fase di stallo di trattative delle forze di destra con Franco Stucchi, con il quale il fronte sembrava potesse raggiungere un accordo, che invece è poi sfumato.
La terza scelta è una novità, ma che molti in paese e dintorni ricorderanno senz’altro. Lui è Giuseppe Baldasarre, ex maresciallo in pensione della caserma cittadina dei Carabinieri. Una scommessa, Noi per Bellusco, che punta sull’esperienza della divisa dell’ex comandante e una squadra giovane, fatta di esponenti neofiti della politica. “Siamo un gruppo di persone senza condizionamenti di militanza partitica – ha spiegato Baldassarre – che a prescindere dal programma, cercano il dialogo, il confronto e la risoluzione dei problemi e delle richieste dei cittadini. Pensiamo di poterlo fare grazie al fatto che molti svolgono attività professionali che passano dal contatto con il cittadino”. In attesa delle presentazioni rituali, il “primo velo” è stato tolto.