Biassono. La giornata del Verde Pulito è un flop. Caspani: “istituiamo un registro di benemerenze”

Poco la partecipazione durante la giornata dedicata alla pulizia delle aree verdi. Per il capogruppo di Lista per Biassono la soluzione c’è: creare un registro di benemerenze per premiare i più bravi.
Su 12mila abitanti solo in 40, domenica scorsa, si sono presentati per partecipare volontariamente alla Giornata del Verde Pulito: un po’ a causa del maltempo, un po’ – forse – a causa della poca pubblicità dell’evento fatta dall’Amministrazione comunale. Qualunque sia la ragione della scarsa partecipazione alla raccolta dei rifiuti, per Alberto Caspani di Biassono In Progress, non ci sono dubbi: la giornata è stata l’emblema dello scarso senso civico di partecipazione dei tempi odierni.
“Al di là della raccolta di enormi quantità di rifiuti e dell’individuazione di discariche abusive risalenti almeno a 30 anni fa – commenta – ad aver impressionato è anche lo scarso senso civico dei biassonesi: su circa 12mila abitanti, hanno partecipato ai lavori non più di 40 volontari, la metà dei quali studenti delle scuole”. Come porre rimedio a una tale situazione di disinteresse da parte dei cittadini?Istituendo un registro di benemerenze, per premiare i biassonesi impegnati volontariamente per la propria città, e magari fare pure quello di “demerito”, penalizzando chi ripetutamente evita di partecipare ad iniziative del genere. Questa la proposta di Alberto Caspani, avanzata sia durante la campagna elettorale del 2016 che in una mozione in consiglio lo scorso novembre, mai approvata dalla Giunta.
La proposta
“Per agevolare i lavori di pulizia e educare i cittadini a una maggior partecipazione civica sarebbe virtuoso far in modo che l’amministrazione comunale negozi “facilitazioni” per i cittadini per favorire l’accesso a beni e servizi sul proprio territorio, attraverso un progressivo accumulo di punti-benemerenza – propone Alberto Caspani – Potrebbero essere, ad esempio, sconti su prodotti venduti da commercianti locali, alleggerimento procapite dei contributi da versare per le tasse comunali (in questo caso, la Tares sulla produzione di rifiuti), assegnazione di premi e riconoscimento di uno status civico che consenta di intervenire personalmente nel dibattito sulle scelte amministrative, green bonus sull’acquisto di biglietti per l’uso di bus o treni, possibilità di ricevere gratuitamente l’installazione di una colonnina per la ricarica elettrica dei veicoli, accesso gratuito a seminari di formazione sull’adozione di pratiche sostenibili…insomma, lo spettro delle soluzioni è ampio, ma si tratterebbe sempre di benemerenze o vantaggi pensati per educare a uno stile di vita più sostenibile, nonché partecipato rispetto alla vita comunitaria”.
Un’idea che al Sindaco di Biassono, Luciano Casiraghi, pare piacere ed è convinto sulla necessità di stimolare la partecipazione civica, ma Casapani si tiene il dubbio: “temo siano solo buoni propositi, senza esiti reali”.
Sepolti rifiuti che hanno almeno 40 anni
Se a livello di partecipazione la giornata del Verde Pulita è stata un flop, non si può dire la stessa cosa sulla quantità di rifiuti raccolti, tanto che – per Caspani – è necessario valutare la possibilità di trasformare questo appuntamento annuale in un ritrovo mensile: “Purtroppo le aree a verde di Biassono non sono integrate in termini di servizio e usufrutto pubblico, ma appaiono frammentate, spesso in disuso o senza destinazione strategica, dunque soggette a degrado periferico – spiega – Se fossero riorganizzate creando corridoi ecologici, riuscirebbero già a preservarsi meglio, perché la frequentazione o l’usufrutto da parte dei cittadini impedirebbe l’abbandono clandestino di rifiuti, con la graduale formazione di discariche abusive. Nei territori del Parco Valle Lambro, abbiamo individuato almeno 3 punti in cui i rifiuti abbandonati si sono stratificati nel tempo, venendo sommersi da rovi e sottobosco. Il nostro gruppo di lavoro ha contribuito a geolocalizzare questi siti, chiedendo ora un intervento con mezzi tecnici per rimuovere queste concrezioni di rifiuti: sotto terra sono presenti resti meccanici di auto, componenti di lavatrici e lavandini, cocci di ceramica e calce, oltre ad aver trovato monitor e televisioni più in superficie. Rifiuti verosimilmente risalenti anche a 30 o 40 anni fa”.
Foto gentilmente concesse da Francesco Miatello