Clarissa, la Greta Thunberg brianzola. “I giovani devono prendere in mano il futuro”

In attesa del secondo sciopero mondiale per il clima del 24 maggio, una giovane caratese porta avanti la sua campagna di sensibilizzazione ogni venerdì mattina davanti al Municipio della sua città.
Clarissa Dudine, studentessa universitaria di Carate, si è seduta davanti al Municipio tenendo in mano il suo cartello con scritto “Sciopero per il clima”. Questa volta, però, per la prima volta, venerdì scorso non era sola: qualcuno ha deciso di unirsi a lei e alla sua campagna di sensibilizzazione iniziata lo scorso 22 marzo e che proseguirà, ci dice, “finché non ci saranno dei cambiamenti da parte delle istituzioni”. Anche lei, infatti, come molti giovani fa parte del movimento Friday for Future e il suo obiettivo è quello di coinvolgere più giovani possibile ma, ammette, “per ora sono stati in pochi a sedersi qui con me. Alcuni si vergognano altri invece pensano che questo non sia il metodo giusto per arrivare al cambiamento tanto sperato – e lancia un appello – ognuno di noi deve dare voce alla propria battaglia, perché il futuro è nostro non dei Governi. Chi ha rovinato il nostro ambiente, tra qualche anno non ci sarà più, ma noi si e sicuramente ci saranno le generazioni dopo la nostra: ci dobbiamo prendere in mano il nostro futuro”.
Basta sprechi e poca carne. Ecco i consigli di Clarissa
La giovane attivista svedese, non solo ha posto l’attenzione di molti su un problema – quello del cambiamento climatico – che forse si dava fin troppo per scontato ma ha dato molto coraggio a tanti altri ragazzi che, come lei, hanno deciso di scendere nelle piazze o, come la brianzola Clarissa, di sedersi davanti al proprio Comune.
“Lo ammetto, non credo che avrei mai avuto il coraggio che ha avuto Greta ad essere la prima e unica nel mondo a fare questa cosa – ci spiega – ma è stata una fonte di ispirazione. Ho sempre avuto gran rispetto per l’ambiente, grazie agli insegnamenti dei miei genitori, ma ora ho delle accortezze in più”. E dunque, quali sono i consigli per iniziare, almeno nel piccolo, a fare del bene alla Terra? “Io ho la patente ma cerco di usare la macchina il meno possibile, preferendo spostarmi in bicicletta oppure con il trasporto pubblico – racconta Clarissa – mangio poca carne perché è uno dei cibi più inquinanti ma soprattutto evito gli sprechi perché le risorse del nostro pianeta non sono infinite e dobbiamo capirlo”. Ed ecco che anche per i suoi coetanei arrivano dei suggerimenti: “cercate di evitare le cose superflue , non serve cambiare telefono ogni anno se funziona”.