Confimi Monza e Brianza, l’Ambasciatore ungherese in visita alle aziende brianzole

15 aprile 2019 | 10:29
Confimi Monza e Brianza, l’Ambasciatore ungherese in visita alle aziende brianzole

Il diplomatico, a capo di una delegazione magiara, ha potuto vedere alcune eccellenze del nostro territorio: l’Autodromo di Monza, Caloni Trasporti, Cappellificio Vimercati e Omr Italia. Si aprono opportunità di business e scambi commerciali interessanti.

Una conoscenza che sta diventando un’amicizia. Perché Confimi Monza e Brianza (Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata)e l’Ungheria si guardano negli occhi e si stringono la mano da un po’ di tempo, ma ora la frequentazione comincia a farsi sempre più intensa.

E, così, dopo l’incontro con l’Ambasciatore ungherese in Italia presso la nuova sede dell’associazione imprenditoriale (qui l’articolo), avvenuto poco più di un mese fa ed incentrato sui settori dell’industria meccanica, delle tecnologie informatiche e sul legno-arredo (leggi la news), il diplomatico magiaro, alla guida di una delegazione del suo Paese, è tornato in Brianza.

Obiettivo del tour era quello di mostrare agli ospiti stranieri alcune delle eccellenze, imprenditoriali e non, che caratterizzano il nostro territorio. E, su questa base, creare una serie di legami, iniziative, collaborazioni e rapporti commerciali, che possano consentire interessanti opportunità di business da e verso l’Ungheria.

Un Paese in piena salute. Che ha più o meno 10 milioni di abitanti, gli stessi della Lombardia. E con dati economici e congiunturali invidiabili. Tanto da essere diventato, con il suo basso debito pubblico (73%), il tasso di disoccupazione quasi nullo e una crescita annua di circa +4%, una delle realtà nazionali più attrattive del mondo.

“L’Ungheria presenta diversi vantaggi per le nostre Pmi – afferma Nicola Caloni, Presidente di Confimi Monza e Brianza (nella foto in basso) e amministratore delegato di Caloni Trasporti, azienda brianzola di logistica con più di 80 anni di storia (vedi l’approfondimento), specializzata nel trasporto merci su strada in ambito nazionale ed europeo – prima di tutto la sua stabilità politica ed economica, poi la sua posizione geografica perché si trova nel cuore dell’Europa, a soli 300 km dal confine italiano”.

“Terza cosa è un mercato in forte crescita e in espansione in tutti i settori, dalle case agli investimenti alle aziende – continua – inoltre ha  una tassazione societaria per le imprese al 9% e una manodopera di qualità a prezzi ancora abbastanza contenuti”.

Le occasioni che si aprono per le numerose Pmi brianzole, sotto l’egida di Confimi, sono dunque notevoli. Per ognuna di esse, naturalmente, a seconda del proprio settore di competenza. Non a caso la visita dell’Ambasciatore ungherese e della sua delegazione ha cercato di dare un quadro piuttosto variegato del tessuto imprenditoriale del nostro territorio, uno dei più densi in Italia.

E, così, il tour magiaro alla scoperta dell’economia brianzola ha previsto quattro tappe: Autodromo di Monza, Caloni Trasporti, ormai un punto di riferimento per il governo ungherese, cappellificio Vimercatidi Monza e ad Omr Italia di Concorezzo.

“Abbiamo abbinato l’Autodromo, il nostro tempio della velocità conosciuto nel mondo ad una realtà di servizi come Caloni, ad una storica azienda artigianale come Vimercati e ad un’impresa familiare e più industriale, come Omr Italia, tra i maggiori produttori europei di circuiti stampati professionali” spiega il Presidente di Confimi Monza e Brianza.

“Per noi l’Ungheria può costituire una grossa opportunità perché lì ci sono numerosi assemblatori di circuiti stampati – afferma Gabriella Meroni (nella foto in basso), titolare della Omr Italia e vicepresidente di Confimi Monza e Brianza  – inoltre siamo azienda certificatrice per il settore automobilistico e in Ungheria, dove potremmo aprire anche una nostra sede di rappresentanza, hanno delocalizzato alcuni dei principali produttori di macchine, in particolare tedeschi”.

Più di una porta a Budapest e dintorni potrebbe aprirsi anche per il Cappellificio Vimercati, azienda a gestione familiare, nata nel 1953 e giunta alla terza generazione, ultimo esempio a Monza di un settore produttivo molto importante per la storia della città di Teodolinda.

“La delegazione diplomatica magiara ha apprezzato molto l’artigianalità della nostra produzione, soffermandosi attentamente alla spiegazione di  ogni passaggio – spiega Fabrizio Vimercati, nipote di uno dei due fratelli fondatori del brand – abbiamo mostrato tutta l’azienda con i macchinari d’epoca ancora funzionanti e siamo interessati a iniziare un commercio con l’Ungheria sviluppando ulteriormente il nostro marchio che rappresenta un Made in Italy serio e reale”.

La soddisfazione da parte brianzola trova un corrispettivo nelle sensazioni di chi è venuto in Brianza. “Possiamo rafforzare la cooperazione a livello di business tra i nostri paesi – ha sottolineato l’Ambasciatore ungherese Kohut – la nostra è una piccola economia rapportata all’Europa, ma è il posto ideale per un’impresa italiana per allargare i propri confini”.

Le basi per far nascere qualcosa di importante sull’asse brianzolo-magiaro, insomma, ci sono tutte. E qualcosa si è già mosso in questa direzione. “A maggio io e Pietro Benvenuti, direttore generale dell’Autodromo di Monza saremo in Ungheria per un evento riguardante le auto senza conducenti – annuncia Caloni – a giugno, poi, si incontreranno i rispettivi vertici del nostro circuito di Formula 1 e dell’Hungaroring per discutere concretamente di una possibile partnership”.