“Cerimonia Vocale” di Cristina Verderio, quando la musica torna alle origini

Tornare all’origine della musica è possibile? Lo abbiamo chiesto a Cristina Verderio, cantante soprano brianzola, che propone un’esperienza sonora fuori dagli schemi.
È stato il primo strumento musicale al mondo, quando ancora non esistevano note, pentagrammi e amplificazioni. È il primo e, come spesso accade con i ‘numeri uno’, non passa mai di moda. Anzi, ancora oggi, dopo secoli e secoli di storia e tradizioni differenti, è in grado di unirci ed emozionarci come poche altre cose sanno fare.
È il canto: puro, senza fronzoli, senza strumentazioni, senza supporti digitali.
Questa concezione della musica vocale, un po’ controtendenza rispetto al panorama attuale, è stata sposata da Cristina Verderio, soprano brianzola che, dopo anni di attività come cantante e insegnante di canto, ha ideato “Cerimonia Vocale”, un’esperienza musicale totalizzante pensata per tutti quei momenti della vita degni di essere celebrati.
L’attività, iniziata in Brianza nel 2016, oggi è un marchio registrato e l’esperienza sonora è possibile solo tramite la voce della Verderio che chiarisce: “è qualcosa di diverso, che rompe i soliti paradigmi. È possibile in ogni luogo, senza l’uso di strumenti ed è al 100% sostenibile, con nessuno spreco di energia e di corrente elettrica”.
L’abbiamo intervistata per sapere come la sua “Cerimonia Vocale” può fare breccia anche nei cuori dei più scettici.
L’idea di “Cerimonia Vocale”
Concretamente “Cerimonia Vocale” è un servizio pensato per matrimoni e per celebrazioni di ogni genere. Fuori dalla definizione è – a detta delle parole della cantante brianzola – qualcosa di più: un patto di fiducia, un’esperienza musicale fuori dagli schemi.
La sede dell’attività è in provincia di Monza e Brianza (Busnago), ma la Verderio lavora in tutta la regione Lombardia.
“L’attività sta prendendo forma adesso, siamo in fase di start-up e ancora all’inizio – esordisce Cristina.
“Sentivo l’esigenza di trasformare la mia passione nel mio lavoro, ma ero alla ricerca della giusta modalità. Se devo essere sincera non conosco nessuno che si propone nelle cerimonie come solista, mi sento quindi di portare in campo un’esperienza unica nel suo genere.
Spesso la musica è considerata come un accompagnamento, io penso debba essere qualcosa di più: passione, coinvolgimento, riflessione, emozione”.
Quando le domandiamo perché “Cerimonia Vocale” è diversa da altre offerte musicali è sicura della risposta: “la mia voce è il mio strumento, la uso completamente, senza uso di amplificazioni di nessun tipo e ciò mi aiuta a creare con gli ascoltatori una sorta di connessione. Il mio canto non è riempito dalle armonizzazioni (tipiche di una formazione corale), viceversa c’è spazio anche per quelle pause e quei silenzi che rendono un brano vero”.
Il repertorio
La proposta musicale concordata tra cantante e utenti ha un obiettivo ben preciso: trasportare gli ascoltatori in un’esperienza viva, ancestrale, catartica.
“Il repertorio, studiato in base alle esigenze e alla mia tonalità, è quello classico e operistico – prosegue Cristina.
“In alcuni contesti mi piace anche riarrangiare brani più moderni, ma dipende dalle situazioni. In Chiesa ad esempio penso debba essere cantata musica del repertorio sacro”.
“Alcune persone – ci racconta – sono convinte che non sia davvero io a cantare perché non uso un microfono. Hanno addirittura pensato che usassi un CD o qualcosa di simile. Non è assolutamente così, vi invito ad incontrarci di persona e vi do almeno tre motivi per provare l’esperienza: “Cerimonia Vocale” rispetta l’ambiente e il benessere, esclude ogni tipo di inconveniente tecnico legato alla corrente e, infine, è possibile in ogni luogo, anche i più piccoli e problematici”.
Tutte le informazioni su “Cerimonia Vocale” sono disponibili sul sito. È inoltre possibile contattare Cristina tramite l’apposito form o al numero 3332489030 e fissare un appuntamento.
A “Cerimonia Vocale” Cristina affianca l’attività di insegnante di canto.