Fiera della Bicicletta di Monza, Lorenzo Brusadelli: “Monza città vittima del traffico”

15 aprile 2019 | 05:15
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Fiera della Bicicletta di Monza, Lorenzo Brusadelli: “Monza città vittima del traffico”

Alla terza edizione erano presenti, tra i 22 espositori, anche Casati, Cicli Piazza e Atala, tre produttori noti nel mondo delle due ruote. Spazio ad associazioni, cooperative e progetti di innovazione green.

Monza città da codice rosso per l’inquinamento dell’aria, secondo le ultime classifiche di Legambiente (leggi l’articolo). Monza città vittima del traffico. Con un parco auto circolante in costante crescita, passato da 69mila autovetture nel 1996 alle oltre 77mila nel 2017 (vedi la news). Monza, però, anche città con un territorio pianeggiante. Dove sono tanti gli appassionati della bicicletta. E hanno la proprio sede molti produttori di mezzi a due ruote. Artigiani capaci di realizzare veri e propri gioielli, venduti in tutto il mondo, per amatori e sportivi.

Passione popolare per la bicicletta e il saper fare tutto brianzolo, dunque, insieme. Anche se non sempre si conoscono bene e riescono facilmente ad incontrarsi. Ecco perché la Fiera della Bicicletta di Monza, celebrata sabato 13 aprile e organizzata da  FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) MonzainBici, si candida per assumere la funzione di intermediario tra il sentimento e lo spirito imprenditoriale.

Così la manifestazione, alla sua terza edizione (clicca la presentazione), è riuscita a portare per un giorno intero in piazza Trento e Trieste alcuni dei nomi locali più noti nel settore della due ruote.

“Quest’anno abbiamo avuto 22 espositori, imprese di produzione e distribuzione, ciclofficine ed  associazioni – afferma Pasquale Scalambrino, ex presidente di Fiab MonzainBici e membro del Consiglio Direttivo – tra questi, per la prima volta, c’erano anche Casati, storico marchio di telai in carbonio e acciaio per biciclette da corsa e mountain bike, Cicli Piazza, buon costruttore e Atala, brand con più di cento anni di attività, che fornisce gamme di prodotti di diverso valore e a prezzi convenienti”.

La Fiera della bicicletta di Monza, nata due anni fa in occasione dell’Assemblea nazionale che si è svolta nel capoluogo della Brianza (leggi l’articolo), dunque, spera ancora di crescere nei prossimi anni. “L’idea è che gli espositori prendano in mano la fiera e, unendosi, possano far superare anche la diffidenza di alcuni operatori di Monza e Brianza verso questo tipo di iniziative – sostiene Scalambrino – anche perché il nostro territorio ha tutte le qualità per poter diventare un centro della mobilità sostenibile veramente importante”.

La manifestazione monzese, comunque, ha già registrato in questa sua ultima edizione segnali che vanno nella direzione di un aumento dell’interesse delle persone. Che avranno l’opportunità, nel corso del 2019, di partecipare agli eventi organizzati dalla sezione locale dell’associazione cicloambientalista (programma Fiab 2019). A partire da Bimbimbici, la pedalata al Parco di Monza dedicata ai più piccoli, in programma domenica 19 maggio.

Come ci spiega Lorenzo Brusadelli, giovane neo presidente di Fiab MonzainBici (qui la notizia).

In Piazza Trento e Trieste, in una giornata dal cielo plumbeo e già minaccioso per la pioggia caduta a partire dalla tarda  serata, sono stati diversi gli spunti interessanti. Come i percorsi cicloturistici del Consorzio Comunità Brianza, escursioni alla scoperta dei luoghi, dei paesaggi e della storia a cavallo tra Valle del Lambro e le colline della Brianza orientale.

O, ancora, il progetto innovativo e greenBikEnergy, messo a punto da alcuni studenti del Liceo delle Scienze Applicate “P. Hensemberger” di Monza nell’ambito dell’alternanza studio lavoro, che propone, grazie ad una dinamo e all’energia prodotta dalla propria pedalata, di ricaricare il cellulare.

Spazio anche alle cooperative sociali, tra le quali la Bottega di Lissone e Meta Onlus di Monza. E, perfino, ai corsi di formazione, dedicati alla meccanica e alla mobilità ciclistica, del portale Bikeitalia.it. Non poteva poi mancare, in un contesto di questo tipo, anche la presentazione di “Importiamo il modello Amsterdam”, il progetto di sensibilizzazione all’uso della bicicletta, che vede protagonisti anche  i ragazzi del Liceo Artistico “Nanni Valentini” di Monza (qui l’approfondimento).

E proprio i giovani sono le persone da coinvolgere di più per sperare di vincere in un prossimo futuro la battaglia della mobilità sostenibile e del rispetto per l’ambiente. Del resto, per riprendere il filosofo cinese Confucio, il coinvolgimento consente la comprensione. E manifestazioni come il recente Fridays for future (clicca qui) sembrano dimostrare che la strada è quella giusta. Da percorrere rigorosamente a bordo di una bicicletta o, al massimo, a piedi.