Monza, la Tav Merci si avvicina: incontro pubblico a San Biagio per fare chiarezza

Il quartiere teme per l’eccesso di rumori e per la sicurezza. Chiesta la realizzazione della Gronda Est.
Il quartiere San Biagio si riunisce in un incontro pubblico per dire no alla Tav Merci. L’appuntamento è per domani sera, 5 aprile, alle 21 presso la Rotonda di San Biagio in via Prina 19. All’ordine del giorno c’è prima di tutto la necessita di fare il punto sul prossimo passaggio per Monza della Tav Merci che comporterà un aumento considerevole del traffico treni.
I convogli saranno più numerosi e più lunghi (fino a 750 metri) e molto probabilmente trasporteranno sostanze anche pericolose. O almeno questo è ciò che temono i residenti del rione, soprattutto alla luce del fatto che i treni passeranno nella galleria sotto il centro storico, un tunnel ottocentesco.
Il titolo dell’incontro di questa sera è quanto mai esemplificativo: “Tav Merci in Monza: follia. Un’altra Viareggio”. La soluzione è realizzare la “Gronda Est”, deviazione ferroviaria che salterebbe la Brianza, Monza e Milano per eliminare il problema. Nel frattempo, il Pd ha messo l’accento sull’interrogazione presentata un mese fa che non ha mai ricevuto risposta.
“Data l’importanza che riveste il tema per i cittadini – hanno scritto gli esponenti del Pd – , il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione a firma del consigliere Marco Pietrobon sugli avanzamenti per l’opera ferroviaria Seregno- Bergamo Gronda Nord-Est, al fine di monitorare e richiedere impegno e azioni concrete da parte della Giunta monzese nelle sedi opportune”.
A oggi, però, dalla giunta non sono arrivate risposte. “Non possiamo continuare ad assistere ad un sindaco ed una giunta occupati a fare campagna elettorale invece che attuare azioni concrete per i cittadini. – il commento del segretario del Partito Democratico Monza, Matteo Raimondi – I nostri consiglieri hanno più volte sollecitato l’amministrazione per ottenere l’avanzamento dei lavori della Gronda Nord-Est, ma Allevi e i suoi sono più impegnati negli spot elettorali piuttosto che a dare risposte nelle sedi opportune” .