Il sen. Pellegrini replica a Bramini: “Il Ddl 755 tutela i piccoli creditori!”

Il senatore della Lega risponde alla accuse mosse da Sergio Bramini. “Le sue sono parole strumentali”.
A poche dall’uscita della nostra intervista a Sergio Bramini, l’imprenditore fallito con 4 mln di euro di crediti verso enti pubblici, e che ha affermato di sentirsi tradito dalla politica, ecco la replica proprio di uno dei nomi illustri menzionati da lui, il senatore Emanuele Pellegrini.
“Trovo un po’ fuori luogo e alquanto strumentali le parole di Sergio Bramini, con il quale ho avuto modo di confrontarmi più volte anche nel recente passato. Al di là degli attacchi alla Lega e alla mia persona, va evidenziato che quanto affermato da lui nel merito del ddl da noi presentato al Senato non corrisponde al vero: come ho avuto più volte occasione di affermare, anche allo stesso Bramini, il ddl 755 su intimazione veloce serve infatti a tutelare i piccoli creditori dai prepotenti, l’avvocato del creditore truffato può svolgere l’ingiunzione direttamente, il provvedimento si applica a chi non paga le piccole somme di denaro dovute ad artigiani, commercianti, imprenditori e – va ribadito per l’ennesima volta – non riguarda le banche e gli istituti di credito. Le banche non c’entrano, e l’obiettivo della nostra proposta è sgravare gli uffici giudiziari da quasi un milione di procedimenti, riconoscere dignità agli avvocati, ma soprattutto tutelare i piccoli creditori dai prepotenti. Ogni diversa interpretazione o è frutto della disinformazione, oppure è in malafede: in entrambi i casi, non corrisponde al vero”.