Politica

A Seregno vige l’incuria. La minoranza accusa il Sindaco che risponde a suon di foto

Lo hanno accusato di aver aperto le celebrazioni di Santa Valeria senza però pulire la Madonnina e di aver trasformato Seregno in una foresta per colpa dell'erba alta. Il Sindaco, Alberto Rossi, pubblica su facebook le foto che smentiscono ogni polemica

alberto rossi candidato scelgo seregno

Gli ex avversari di Alberto Rossi alla carica di Sindaco di Seregno non mollano la presa. Insediatosi oramai da quasi un anno, il giovane Primo Cittadino continua a parare i colpi che arrivano dalla minoranza. Le ultime accuse, in ordine di tempo, arrivano da Tiziano Mariani e Ilaria Cerqua. Il primo lo addita per non aver pensato a pulire la Madonnina di Seregno in vista delle celebrazioni di Santa Valeria, la seconda lo accusa di non pensare alla propria città che è invasa dall’erba alta. E il Sindaco? Si difende attraverso facebook, mostrando le foto –alibi che lo mettono a riparo da qualsiasi polemica.

Questione Madonnina: prima il restauro poi la pulizia

Non appena Tiziano Mariani punta il dito contro il Sindaco accusandolo di aver abbandonato la città di Seregno all’incuria e non aver pensato minimamente alla pulizia della Madonnina, ecco che sull’agorà più affollata dei comuni brianzoli, facebook, spuntano le foto di smentita proprio dal profilo di Alberto Rossi: “Queste sono le foto di un sopralluogo effettuato il 10 aprile scorso, con l’obiettivo di pulire la Madonnina per l’inizio della Sagra, a dimostrazione che ci si è pensato eccome, a sistemarla al meglio per l’occasione, diversamente da alcune polemiche sollevate negli ultimi giorni con comunicati su più organi – scrive – Semplicemente, su un’opera dal valore artistico come questa, anche per un semplice intervento di pulizia serve un ok della Soprintendenza del Ministero dei Beni Culturali, che non è arrivato. Questo anche perché la Madonnina ha bisogno di un’ operazione di restauro, e la pulizia senza questo restauro rischierebbe di compromettere la statua. Siamo già al lavoro con la Soprintendenza per un percorso che porti alla piena sistemazione dell’opera”.

Per la Cerqua Seregno è una città-foresta. Il Sindaco dà la colpa alla burocrazia.

Parato il primo colpo però il Sindaco deve già pensare al secondo. Ilaria Cerqua, nell’ultimo consiglio comunale, ha depositato un’interpellanza preoccupata per le condizioni di incuria in cui vige Seregno soprattutto a causa dell’erba alta, presente in diverse zone della città, sia in centro che in periferia: “l’erba è arrivata ad un’altezza tale da rendere invivibili gli spazi verdi, creando problemi anche a chi soffre di allergie, asma o raffreddori da sensibilità ai pollini ed alle graminacee – afferma – il mancato sfalcio di rami ed erba per le aree verdi adiacenti alle strade può anche creare problemi di sicurezza viabilistica, e per quelle limitrofe a piste ciclabili e marciapiedi può renderli quasi impraticabili”.


Ma anche qui, Alberto Rossi, ha già pronte le foto che vogliono rassicurare i cittadini: “abbiamo attivato un servizio temporaneo per queste settimane: due squadre hanno già iniziato un taglio in città in questi giorni, partendo dalle urgenze, da rotonde e piste ciclabili per la viabilità, ai giardini delle scuole, alle aree con manifestazioni pubbliche. Queste foto sono ad esempio di questa mattina, dove si è intervenuti al Cimitero Principale”. Le foto – alibi salvano ancora una volta il Primo Cittadino che, a sua volta, accusa i tempi lunghi della burocrazia: “Al momento del nostro insediamento abbiamo trovato un contratto non più prorogabile, ne serviva uno nuovo, per il quale occorrono purtroppo tempi burocratici lunghi: ci stiamo lavorando a pieno ritmo. Anzi, abbiamo pensato ad un bando più corposo che porti ad un servizio migliore rispetto al passato, prevedendo fino a sei tagli all’anno dove occorre rispetto ai quattro fatti in precedenza, oltre ad alcune potature straordinarie delle piante –e promette – via via si interverrà in tutta la città, con tempi un po’ più lunghi avendo, per ora, meno persone in strada, fino all’entrata in vigore del nuovo contratto entro poche settimane” .

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