Bernareggio, benessere per gli anziani: inaugurata l’RSA Machiavelli

Inaugurata a Bernareggio l’RSA Machiavelli di via Vivaldi, la residenza assistenziale da 160 post a beneficio degli anziani.
Tolto ufficialmente il velo alla RSA Machiavelli di Bernareggio. La struttura di via Vivaldi, già operativa da marzo, è stata inaugurata domenica pomeriggio in una sala colma di addetti ai lavori, utenti e istituzioni locali.
Fino allo scorso luglio il complesso, situato a pochi passi dal centro cittadino, era rimasto “parcheggiato” da diversi anni per le gravi difficoltà finanziarie incontrate dal precedente operatore. Poi l’arrivo di due nuovi attori nella complicata vicenda dell’ecomostro, il gestore Gruppo La Villa – realtà toscana con all’attivo 26 residenze in 5 regioni d’Italia – e l’impresa edile Trentino Tre Srl, ha sbloccato il processo per la conclusione della struttura.
Offrendo, in tutto questo, anche decine di occasioni di lavoro ad aspiranti operatori della residenza. Per un servizio che nasce dall’esigenza primaria di fornire delle risposte alle categorie più fragili. “Non posso che ringraziare le persone che hanno lavorato per l’apertura di questo edificio – ha spiegato Carlo Iuculano, AD del Gruppo La Villa, dopo l’introduzione del direttore dell’ala nord, Sonia Turconi – questo è il terzo che finiamo in tre anni. A novembre, quando ci siamo incontrati col sindaco, non pensavamo di finire in tempi così brevi, eppure ce l’abbiamo fatta e siamo arrivati in fondo. Chiedo la pazienza agli ospiti, per il fatto di partire da un gruppo di persone nuovo che non sa ancora come lavoriamo”.
La struttura conta 160 posti letto, ed è organizzata per rispondere in maniera globale alle necessità di persone anziane auto e non autosufficienti, grazie ad equipe di cura multidisciplinari altamente qualificate in un ambiente accogliente, immerso nella campagna brianzola. I residenti in Bernareggio possono beneficiare di una lista d’attesa del comune, di15 posti scontati del 10%. “L’idea di una residenza sanitaria assistenziale nasce all’inizio degli anni Duemila – ha ricordato il sindaco Andrea Esposito – dopo poco tutto si è arenato lasciando sul territorio uno scheletro di edificio e una situazione di degrado rimasta così per 15 anni.
In questi anni il compito della mia amministrazione è stato quello di rimettere in fila le carte, analizzare tutte le vicende pregresse e di fronte alle opportunità dei privati di riprendere in mano il progetto, trovare la migliore soluzione dal punto di vista burocratico, per arrivare a mettere un punto definitivo. Tre gli obiettivi che abbiamo seguito: la necessità di garantire un servizio assistenziale agli anziani sul territorio, la necessità di riqualificare urbanisticamente questo quartiere e portare beneficio all’intera comunità. La giornata di oggi mi permette di dire che questi obiettivi sono stati pienamente raggiunti”.
Dopo le dichiarazioni di rito degli artefici a vario titolo del traguardo ottenuto, gli interventi hanno fatto spazio alla benedizione del parroco don Stefano Strada, al taglio del nastro… e della torta, con annesso rinfresco.