Segue l’ex con l’acido in macchina: stalker arrestato

20 maggio 2019 | 12:54
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Segue l’ex con l’acido in macchina: stalker arrestato

La donna ha poi raccontato ai Carabinieri di minacce, violenze e vessazioni subite nei 10 anni trascorsi con l’uomo

Seguiva l’ex a bordo di un’auto presa a noleggio, portando con sé una bottiglia di acido solforico. Un 40enne di Trucazzano è stato arrestato nei giorni scorsi dai Carabinieri di Cesano Maderno, appena in tempo per evitare la tragedia. L’uomo, infatti, era diventato l’incubo della ex fidanzata, una donna di 41 anni di Cesano.

Il 15 maggio scorso, i Carabinieri lo hanno arrestato in flagranza, per atti persecutori nei confronti della donna. È stata proprio lei a dare l’allarme quando, intorno alle 11, mentre sbrigava alcune commissioni in paese, si è resa conto di essere pedinata da un’utilitaria di colore rosso, alla cui guida ha riconosciuto l’ex compagno, che tra l’altro compiva manovre azzardate e imprudenti.

La donna ha subito allertato il 112. La Centrale Operativa dei Carabinieri ha così indirizzato in tempo reale una pattuglia della Tenenza Cesanese sul percorso, che è riuscita, non senza difficoltà, ad agganciare la macchina guidata dall’uomo, riscontrando effettivamente lo stile di guida aggressivo. Fermato l’uomo, nel corso della perquisizione del veicolo, i militari hanno rinvenuto nel portabagagli, riposta in un borsone di colore blu contenente effetti personali, una bottiglia da un litro di acido solforico al 98% sotto la denominazione liquido disgorgante, ritenuto dai Carabinieri potenzialmente pertinente al reato persecutorio.

Nel frattempo, la donna, accolta nella stanza protetta “Artemisia” della Tenenza dei Carabinieri, è riuscita a raccontare di minacce, violenze e vessazioni subite nei 10 anni trascorsi con l’uomo,  riferendo di non essersi quasi mai recata in ospedale, né aver mai formalizzato denunce per timore o paura di ritorsioni. Recentemente l’uomo l’aveva persino attesa nel cortile condominiale dove, al suo rientro, l’aveva picchiata provocandole lesioni.

La mattina del 15, prima dell’arrivo dei Carabinieri, la donna era stata costretta a chiudersi in auto, notando sopraggiungere l’autovettura condotta dall’ex compagno che si fermava trasversalmente in maniera da bloccargli l’uscita. L’uomo aveva tentato, inutilmente, di aprirle la portiera prima che lei si desse alla fuga; durante l’inseguimento, l’uomo era riuscito ad inviarle, con un servizio di messagistica istantanea, anche gravi minacce di morte.