Monza, Spalto Piodo diventa ZTL, ma continuano le proteste dei commercianti

24 maggio 2019 | 12:51
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Monza, Spalto Piodo diventa ZTL, ma continuano le proteste dei commercianti

Novità nella viabilità di Monza dopo la chiusura del ponte di via Colombo. Continuano però le proteste dei commercianti.

Aria di cambiamenti vicino a piazza Cambiaghi. Due le novità introdotte fino all’apertura del nuovo ponte, prevista per la fine dell’anno. Spalto Piodo, la via che costeggia il fiume e conduce al ponte di Santa Maddalena, è diventata zona a traffico limitato. La scelta, concordata insieme ai commercianti e ai residenti, ha l’obbiettivo di rendere più sicuro il passaggio dei pedoni, data la poca ampiezza della via, e incentivare così la ripopolazione della piazza. Il cambiamento, comunicato anche tramite volantini, è indicato dalla nuova segnaletica già installata; manca a questo proposito la telecamera, data la temporaneità della situazione. Al fine di controllare che la norma venga rispettata un vigile sarà presente sul luogo e in caso di irregolarità procederà alla multa.

Vi manca il permesso di attraversare la via ma dovete tornare indietro? La seconda novità permetterà alle macchine di girare prima del ponte grazie all’introduzione del doppio senso di circolazione in via Cristoforo Colombo. Per uscire basterà poi girare a destra in via Cernuschi.

I cambiamenti introdotti sembrano, però, non bastare ai commercianti che cercano e chiedono risposte rispetto ai tempi di costruzione del ponte. “Cisentiamo abbandonati”, queste le parole di malcontento che risuonano. In questi otto mesi di chiusura le attività intervistate da MBNews hanno dichiarato di aver avuto un tracollo nei guadagniche è arrivato fino a 60 per cento. C’è chi pensa persino di chiudere il proprio negozio se non vengono rispettati i tempi comunicati o c’è chi non può neppure pensare a questa estrema soluzione a causa della perdita di valore commerciale della propria attività.

Dalla giunta comunicano che il progetto preliminare è stato approvato e sono stati già stanziati ben 600mila euro, così come si è già proceduto al sopralluogo e alla valutazione con la Sovrintendenza e l’Aipo, l’autorità di bacino, per valutare il rischio idraulico. In questi mesi verrà portata avanti la progettazione esecutiva, che dovrà essere successivamente approvata dalla giunta e da Aipo. Seguirà poi la gara di appalto. Sarà proprio questa a stabilire la data effettiva di apertura. Solo in seguito si potrà procedere all’abbattimento e alla successiva costruzione. Novità in fase di realizzazione sarà la possibilità di lavorare sulle sponde; questa innovazione permetterà di continuare l’edificazione con qualsiasi condizione meteorologica.

Tempi ancora non precisi e definiti. E così crescono da parte dei commercianti le richieste di essere coinvolti nelle iniziative cittadine per ripopolare la zona, ormai isolata e afflitta da anni da problemi di sicurezza e degrado nella zona di piazza Cambiaghi. “Al pomeriggio qui non passa nessuno, non c’è niente che attira”, dicono, “nella piazza ci sono solo persone di etnia rom, drogati e ubriachi”. Dai negozianti sono diverse le proposte che arrivano per provare a migliorare la situazione: organizzare iniziative o eventi per rianimare la piazza, ridurre i costi del parcheggio adiacente o  ridurre le tasse dei rifiuti per non incidere in modo gravoso sui guadagni già in ribasso. Chissà quali tra queste iniziative troveranno l’appoggio della giunta