Primo maggio, sindacati in piazza: “Più sicurezza sui luoghi di lavoro”

Il presidio unitario dei sindacati scende in piazza a Monza: obiettivo far luce sulla scarsa sicurezza che manca sul lavoro e parlare di un’Europa unita
L’occasione è stata la festa dei lavoratori, il primo maggio. Si è parlato di sicurezza, ultimamente tema caldo considerando le 14 morti avvenute nell’ultimo periodo, e di Europa. Lo scenario è stato quello di piazza Roma a Monza. Ad intervenire CGIL, CISL e UIL.
Il convegno organizzato dalla delegazione dei sindacati, purtroppo, è stata un’altra occasione per ribadire, soprattutto per denunciare, come sul lavoro manchi la sicurezza. Manca in tutto il territorio nazionale. Manca anche in Brianza, che da inizio anno ha avuto 5 morti bianche. Un triste epilogo che ha portato i sindacati a dichiarare che “di isole felici, qui non ce sono”. Servirebbero allora più controlli e ispezioni. Servirebbero, per l’appunto, perché in questo caso il condizionale ha un senso ben specifico. Solo la provincia di Monza e Lecco conta diverse migliaia di imprese, ma i controlli che verificano l’effettiva applicazione delle norme antinfortunistiche, si limitano a qualche centinaio. Tolto il condizionale, servono più controlli.
Una necessità che ha caratterizzato la manifestazione del Primo Maggio monzese: il raduno di CGIL, CISL e UIL ha soprattuto costituito parte di un percorso di mobilitazione e sensibilizzazione “perché è inutile cercare di giustificare le morti sul lavoro con fattori come fatalità e imponderabilità” ha specificato Rita Pavan, segretaria Cisl Monza Brianza Lecco, che è salita sul palco insieme ad Angela Mondellini, segretaria Cgil Monza Brianza, Abele Parente, segretario Uil Monza Brianza e Valerio D’Ippolito, responsabile di Libera Monza e Brianza.
La segretaria CISL ha quindi posto l’accento su tre parole: “lavoro, diritti e Stato sociale”. Tre parole che entrano in un unico grande insieme, quello dell’Europa, “la nostra Europa – ha precisato Rita Pavan -, a cui è dedicato il Primo Maggio in tutta Italia”. Un insieme, quello presentato dai sindacati, in cui “in questo territorio abbiamo deciso di aggiungere una parola, la più importante di tutte”. La parola in questione è sicurezza. Una questione, più che una parola, sempre al centro delle iniziative sindacali confederali. Diversi, infatti, gli appuntamenti segnati sul calendario. Partendo dall’attivo dei delegati e dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza in programma lunedì 20 maggio a Monza, a quello previsto per venerdì 7 giugno. Una manifestazione, quest’ultimo appuntamento, che dalla sede dell’Inail arriverà davanti alla Prefettura. Le parole su cui porre la massima attenzione saranno lavoro e sicurezza.
La manifestazione è stata anche l’opportunità per parlare del mondo del lavoro. Un’opportunità per ribadire come spesso il lavoro manchi a troppe persone o che spesso si basa sul precariato. Un mondo oggi sempre più “difficile” insomma. E al fianco della Pavan, rispettivamente in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, sono intervenuti anche Said Samir, Dennis Marelli e Antonio Varrella.La segretaria CISL ha poi evidenziato la necessità di una lotta senza quartiere all’illegalità. “Il nostro territorio non è purtroppo esente dalle mafie né all’evasione fiscale, uno scandalo da 120 miliardi di euro ogni anno”.