Seregno la tecnolgia no-dig fa scuola: in visita al collettore sud gli studenti del Mosè Bianchi

L’intervento a cura di Brianzacque prevede il risanamento strutturale del collettore fognario: quasi 2 km e mezzo di vecchie condotte sotterranee da riqualificare con il metodo no-scavi.
L’intervento di BrianzAcque per il risanamento del collettore fognario con la tecnologia No Dig, in corso a Seregno, fa scuola. Nella mattinata di oggi, in via Edison, il cantiere “senza scavi” è stato oggetto di studio durante la visita didattica da parte della classe IV dell’Istituto per tecnici geometri Mosè Bianchi di Monza.
IL SOPRALLUOGO
La visita è stata condotta dalla professoressa Cristina Allievi, docente di scienza delle costruzioni, dall’Insegnante Tecnico Pratico Francesco Giuseppe Valente e dal geometra Francesco Scarabelli, in rappresentanza del Collegio dei Geometri e dell’associazione IATT (Italian Trenchless Tecnology), nell’ambito del progetto Georientiamoci, promosso dalla Fondazione Geometri Italiani. Si è trattata di una vera e propria lezione “en plein air”, frutto della prosecuzione e del completamento della spiegazione in aula dell’argomento “No Dig”, la metodologia che consente la posa di tubazioni, il recupero funzionale, o la sostituzione di condotte interrate, senza effettuare scavi a cielo aperto.
L’intervento della monoutility dell’acqua di Monza e della Brianza, avviato a metà febbraio, è finalizzato al risanamento strutturale del collettore fognario di Seregno: quasi 2 km e mezzo di vecchie condotte sotterranee da riqualificare con questo metodo no-scavi, basato sull’inserimento di una calza (chiamata liner) in resina e fibra di vetro che poi viene gonfiata all’interno della condotta ospitante e fatta indurire con l’ausilio di lampade UV. Ad oggi, i lavori in corso hanno raggiunto il 60% dello stato di avanzamento.