Seveso, la proposta del M5S contro le slot machine

21 maggio 2019 | 00:00
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Seveso, la proposta del M5S contro le slot machine

Il consigliere M5S Antonio Cantore ha protocollato una mozione, che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale, per prevenire e contrastare ludopatie e gioco d’azzardo.

Viene dal consigliere del Movimento 5 Stelle la mozione, che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale, volta a contrastare le ludopatie e le patologie legate al gioco d’azzardo sul territorio di Seveso. «La proposta è maturata all’interno del Movimento a livello nazionale – spiega Antonio Cantore -. Anche in Regione è stata presentata in questi giorni una mozione per combattere la dipendenza dal gioco delle macchinette. Preferisco questo termine – aggiunge – a “ludopatia”, che è più ampio, generico e, diciamoci la verità, meno facilmente comprensibile».

Scopo della mozione, dare il via a una serie di azioni per il contrasto del gioco d’azzardo: dalla creazione di un regolamento apposito all’attuazione di una serie di iniziative per scoraggiare e ridurre il fenomeno, come gli incentivi fiscali per i commercianti che scelgono di non mettere slot machine nei loro negozi).

«L’Italia è il terzo paese al mondo per spesa alle slot machine – afferma Cantore -. A Seveso, che non è nemmeno uno dei comuni dove le giocate sono più alte, solo nel 2016 sono stati giocati 8,84 milioni di euro: vuol dire una spesa pro capite di 376 € – spiega, facendo riferimento al sito web “L’Italia delle slot”, che offre la possibilità di conoscere, per ogni comune d’Italia, numero di macchinette o video lottery installate, ed entità delle giocate -. I dati sono fermi al 2016, ma considerando che tra il 2015 e il 2016 c’è stato un aumento del 3%, possiamo pensare che sia continuato ad aumentare anche in questi ultimi anni». La mozione chiede all’amministrazione, tra le altre cose, di limitare l’utilizzo delle macchinette a un massimo di 8 ore giornaliere, censendo gli apparecchi e il loro posizionamento rispetto alle zone “sensibili” (scuole, luoghi di culto, strutture socio-sanitarie, centri di aggregazione giovanile), ma soprattutto mettendo in atto delle strategie premianti per gli esercizi “No Slot”.

«Sarebbe bello se si potessero sostituire le macchinette con i biliardini – sogna Cantore -. Leggevo di un proprietario di un bar che ha deciso di eliminare le slot machine e sostituirli con il calcio balilla: ha visto la clientela nascere e il clima ridistendersi. Vorremmo coinvolgere l’amministrazione per capire insieme come incentivare gli esercenti a togliere le macchinette – prosegue –  D’altra parte il contrasto alle ludopatie era nelle linee programmatiche di questa amministrazione, ma per ora non è ancora stato fatto nulla. Invece dobbiamo muoverci per evitare questo dissanguamento continuo».