“Dateci retta”. A Roma per “16 milioni di motivi” i pensionati in piazza contro il Governo

Cisl, Cgil e Uil si preparano ad un attivo unitario scendendo in piazza a Roma per tutelare i diritti dei pensionati
“Dateci retta, abbiamo 16 milioni di buoni motivi”. È prima di tutto una richiesta, quella dei sindacati che si sentono messi in secondo piano dal Governo. Ma sarà soprattutto la voce dei 16 milioni di pensionati che il primo giugno, sotto le bandiere congiunte di Cisl, Cgil e UIL, si daranno appuntamento a Roma in piazza San Giovanni. L’obiettivo è quello di far sentire la propria voce “perché – spiega Giorgio Galbusera, segretario generale dei pensionati Cisl – vogliamo tutelare le pensioni da un sistema fiscale troppo alto e da una rivalutazione ferma a 8 anni fa”.
Quando c’è la necessità di esternare le proprie perplessità e le proprie paure, quando c’è la volontà di affermare dei propri diritti, la miglior soluzione è quella di aprire un dialogo con chi di dovere. Un tavolo, però, a cui il Governo non si è ancora seduto. A spiegarlo è stato il segretario generale dei pensionati Cisl Monza Brianza Lecco. “A questo punto – spiega Galbusera – non ci rimane che scendere in piazza perché non veniamo considerati da un Governo che pensa solo a se stesso”. E allora, “dateci retta”, recita lo slogan pensato dai sindacati, che è poi una dichiarazione di intenti: portare all’attenzione di chi governa le problematiche che vanno affrontate e si spera risolte.
I PUNTI
Il primo punto su cui Galbusera pone l’accento, è la rivalutazione delle pensioni ferma ormai da 8 anni. “Questo Governo – spiega – più di altri ha sposato questa linea di demarcazione mettendosi in tasca più di 3 miliardi di euro”. Galbusera, lui che è un pensionato, non le manda certo a dire. Ci mette la faccia, ma soprattutto la sua voce. “Il Governo deve capire che le pensioni vanno tutelate e che noi pensionati non siamo un bancomat per finanziare le loro campagne. La rivalutazione – lo sottolinea – non è un privilegio, ma un diritto frutto dei nostri contributi versati”
Contributi versati negli anni, che andrebbero tassati in modo più leggero. È questo un altro punto caro ai sindacati, che vorrebbero discutere con il Governo. “Abbiamo il sistema fiscale sulle pensioni più alto in Europa. Andrebbe rivalutato, perché non si tratta di una rendita, ma di salario differito.
A questo punto, era d’obbligo, Galbusera fa un piccolo inciso sull’Inps. Istituto oggi sempre più in crisi nel versare le pensioni. E proprio quando occorre iniziare a pensare a quelle delle prossime generazioni, la domanda sorge spontanea. Quale sarà il futuro delle pensioni?Ed è qui che il segretario generale dei pensionati Cisl mette un punto fermo spiegando quanto sia necessario lavorare per un patto generazionale. “Noi pensionati non vogliamo pensare solo a noi stessi. Pensiamo soprattutto alle pensioni dei giovani, che in molti casi sono anche i nostri nipoti”.
Una soluzione, per un futuro pensionistico più stabile ci sarebbe. È rappresentato dalle pensioni integrativae che tramite i fondi contrattuali assicurerebbe ai lavoratori di oggi un’uscita più serena. “Il problema – dichiara Galbusera – è che non c’è cultura in tal senso”. Il problema è però anche un altro. Sempre più giovani lavorano a partita iva e di conseguenza non possono accedere a questi fondi. La pensione integrativa allora se la devono costruire loro, mediante assicurazioni private.
“Per giunta – chiosa Galbusera – Quota 100 non basta, è sicuramente un primo passo da parte del Governo, ma va aperto un confronto per instaurare un accesso ad un sistema pensionistico più flessibile e soprattutto bisogna tener conto dei lavori gravosi e delle donne”.
“Dateci retta” è la volontà di essere ascoltati anche su altre questioni altrettanto importanti per i sindacati. “Vogliamo risposte in merito ad una legge sulla non autosufficienza che serve adesso e per cui servono risorse”. Una realtà, questa, dalla quale non si scappa. I dati parlano chiaro, La popolazione invecchia ed il numero di persone non autosufficienti cresce di anno in anno. E così, quando sempre più famiglie sono in difficoltà, lo slogan dei sindacati arriva dritto dritto al punto. “Dateci retta”. Non è una mera richiesta, ma una concreta necessità.
“Vogliamo parlare dello stato di salute del paese”, ha concluso Galbusera specificando come la manifestazione a Roma vuole essere la richiesta di un confronto serio per non arretrare ulteriormente. “Non solo come pensionati, ma con tutto il movimento sindacale chiediamo anche una riforma fiscale che non può limitarsi alla flat-tax. Per noi ha un’importanza fondamentale anche la lotta all’evasione fiscale, il rilancio e la difesa del servizio sanitario per garantire il diritto alla salute”. Insomma, le cose da fare e da discutere sono molteplici. La voce o meglio la richiesta dei sindacati assume quindi un tono perentorio. “Dateci retta”.