Briantea84, che perdita per Seveso: il commento di Clemente Galbiati

21 giugno 2019 | 05:54
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Briantea84, che perdita per Seveso: il commento di Clemente Galbiati

L’ex sindaco ha criticato la scelta dell’amministrazione Allievi, che di fatto non ha permesso alla squadra di basket in carrozzina di restare al Palasport.

Briantea84, la squadra di basket in carrozzina che da 19 anni si allena a Seveso, lascerà a breve il Palasport a causa della nuova e troppo onerosa convenzione comunale: una notizia che ha colpito molti cittadini, abituati ormai a pensare la Briantea come un’istituzione sevesina. Tanto che è nato addirittura un gruppo Facebook, che in poco più di 24 ore ha raccolto oltre 200 adesioni, per chiedere all’amministrazione di revocare quella che non esitano a definire «una scelta assurda e scellerata». Una bella prova di affetto, anche se probabilmente non servirà a nulla: Briantea84 dovrebbe aver già trovato una nuova casa, che sarà annunciata nei prossimi giorni.

Oltre al rimpianto dell’ex primo cittadino Paolo Butti, che avrebbe voluto una Seveso “città paralimpica” proprio a partire dalla presenza storica di Briantea84, anche Clemente Galbiati, altro ex sindaco ora all’opposizione, si è unito alle voci di chi pensa che la perdita di Briantea84 sia una «gravissima per la nostra società».

«Fummo noi, nell’estate del 2000, ad accettare la sfida di portare il basket in carrozzina nella nostra città – ha rivendicato Galbiati, in un comunicato firmato anche da Marco Mastrandrea, in passato assessore allo Sport -. Briantea84 ha investito risorse, tempo, sogni, speranze sul nostro territorio, favorendo la crescita della cultura sportiva e dando concretamente aiuto all’amministrazione nella gestione di un impianto oneroso, oggi in perfette condizioni e al servizio completo dello sport sevesino».

Convintosi ben presto che Briantea84 potesse diventare una grande opportunità per Seveso, Galbiati racconta dell’importanza della squadra paralimpica in un percorso di valorizzazione dello sport: «Credo che, tornando indietro mille volte, per mille volte rifaremmo questa scelta – riflette -. Oggi, col senno di poi, è facile capire come sia stata lungimirante e propizia. Oggi che abbiamo davanti agli occhi un impianto funzionale, accessibile, curato e ammodernato nel corso del tempo».

Anche perché Briantea84 è stata fondamentale per la manutenzione del palazzetto: «Dagli spogliatoi di atleti e arbitri, all’illuminazione, dalle rampe al rifacimento del parquet, l’impianto audio, la sostituzione dei canestri, il tabellone elettronico, la tinteggiatura interna, la messa in sicurezza della rampa, la sistemazione del bar – elenca -. Senza contare gli atti vandalici, a cui sempre è arrivata tempestiva per il ripristino dell’agibilità e la rimessa in funzione dell’impianto sportivo, senza arrecare danni a tutti i fruitori. E negli ultimi anni, i lavori strutturali necessari per predisporre il progetto di certificazioni incendi, sgravando economicamente il comune da un iter obbligatorio per la messa a norma dell’impianto – sottolinea -. Parliamo di opere che hanno previsto un investimento di migliaia di euro, centinaia di migliaia per l’esattezza. Senza contare la cessione di parte delle tariffe d’uso al Comune e la gestione delle pulizie e custodia dell’impianto dal 2008. Tutto sempre “fuori convenzione”, o meglio superando sempre gli accordi di partenza. Per indole a fare sempre meglio, a dare sempre di più. Lo spirito con cui Briantea84 ha gestito il nostro palazzetto è stato quello di un attento padrone di casa – conclude -, al servizio dell’amministrazione comunale».

Galbiati cita anche «l’arricchimento morale e sportivo» portato a Seveso da Briantea84, non solo tramite le sue partite e i progetti avviati nelle scuole, ma anche in tanti eventi paralimpici, a cui si presentarono, come artisti, De «mostri della musica» come Gregori, Bregovoc e Dee Dee Bridgewater. «Un patrimonio che, evidentemente, non è stato adeguatamente considerato dall’attuale amministrazione – commenta. E aggiunge -: Sarà un vuoto difficile da colmare. Mi auguro che il palazzetto in tutto questo non ci vada di mezzo: oggi sappiamo in che condizione è e come viene utilizzato. Sul domani regna il più totale buio».