Lucio Rovati ospite del Rotary Monza Est: “Il Museo etrusco sarà pronto nel 2020”

4 giugno 2019 | 10:55
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Lucio Rovati ospite del Rotary Monza Est: “Il Museo etrusco sarà pronto nel 2020”

La famiglia Rovati ha acquistato e ha fatto rientrare in Italia dalla Svizzera una collezione archeologica di settecento pezzi etruschi, decidendo di offrirne la fruizione al pubblico con attività culturali.

L’occasione ha fatto l’uomo filantropo. Si potrebbe così sintetizzare l’idea di Lucio Rovati e di sua moglie Giovanna Forlanelli di realizzare il primo Museo Etrusco di Milano. La famiglia Rovati ha acquistato e ha fatto rientrare in Italia dalla Svizzera una collezione archeologica di settecento pezzi etruschi, la Cottier-Angeli, decidendo di offrirne la fruizione al pubblico con attività culturali. Promotrice del progetto la Fondazione Luigi Rovati, dedicata al professore che ha scoperto e brevettato farmaci in diverse aree terapeutiche ed è autore di oltre cento pubblicazioni.

Manca solo un anno all’inaugurazione e nell’attesa Lucio Rovati è stato venerdì ospite allo Sporting Club del Rotary Monza Est. Il presidente Domenico Cogliati lo ha invitato affinchè raccontasse tutte le novità rispetto ad un progetto nato nel palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro di Corso Venezia-52 e che non si può limitare a chiamare Museo. Una passione quella per l’archeologia che ha portato i Rovati a possedere ben 4200 pezzi. Nata prima con il professor Rovati, poi con il figlio, il dottor Lucio Rovati.

“La struttura è stata studiata dal grande architetto Mario Cucinella. I reperti etruschi saranno esposti al piano – 1. Lo spazio è stato organizzato con delle cupole in pietra e legno, con una visione ecosostenibile e che in qualche modo ricorda le tombe etrusche, ma quello non sarà un luogo cupo, ma affascinante. Anche nel piano nobile sarà ospitata la collezione permanente. Al piano terra, invece, ci sarà la biglietteria, la caffetteria e lo shop museale. Ci sarà un auditorium al secondo piano assieme a uno spazio per esposizioni temporanee. E novità, che abbiamo introdotto, è il ristorante (stellato), che sorgerà all’ultimo piano. – ha spiegato con grande entusiasmo Lucio Rovati che ha rivelato – Non sarà il solito museo ma sono stati previsti degli spazi per attività come laboratori, workshop, che sono ormai imprescindibili per un museo oggi. Bisogna avere una collezione permanente e mostre temporanee. La collezione sarà composta da circa trecento reperti su quattromila che abbiamo già acquisito. Tra questi pezzi unici, come il Guerriero Cernuschi o certe fibule d’oro che neanche il Louvre ha così belle.”

Il termine dei lavori dovrebbe essere per l’autunno 2020. Un po’ più in là rispetto alla data prevista in quanto in corso d’opera i Rovati hanno deciso di scavare sotto al Palazzo un ulteriore piano, che fungerà da deposito, non aperto al pubblico se non in occasioni particolari. “Vorremmo porre all’interno dei reperti visibili, non chiusi nelle casse, in modo che gli specialisti possano analizzarli”.

Un grande progetto che la famiglia monzese dei Rovati, da sempre appassionata d’arte antica e moderna,  ha regalato alla città di Milano e a tutti gli appassionati di storia etrusca. Ma attenzione a non chiamarlo mecenate, Lucio Rovati vi risponderebbe così: “Cercavo solo un luogo dove collocare la mia collezione di pezzi antichi, ma poi abbiamo pensato che si poteva fare qualcosa di più e allora è nata questa idea. Spero possa diventare un luogo di scambi culturali e di studio.”

Nel frattempo chi desidera un assaggio può sempre visitare la mostra «Il viaggio della Chimera» nel Civico Museo archeologico, con 200 pezzi alcuni dei quali provienienti dalla Fondazione Rovati e che faranno parte del futuro museo di arte etrusca.