Monza, affitto sedi giudiziarie: il Tar accoglie il ricorso dell’amministrazione comunale

Il governo è debitore verso il Comune di circa 12 milioni di euro. Un decreto prevedeva il pagamento in misura ridotta
Il rischio era quello di vedere svanire circa 14 milioni di euro per colpa di un decreto. Per fortuna del Comune di Monza ci ha pensato il Tribunale amministrativo del Lazio e scongiurare il pericolo e a stabilire che il Governo dovrà pagare tutta la somma all’amministrazione brianzola per l’affitto delle sedi giudiziarie in città.
IL CASO
Si tratta di una vicenda che affonda le sue radici nei contratti di affitto che Roma ha con Monza per le varie sedi giudiziarie sparpagliate per la città. Si parla di una somma che va oltre i 20 milioni di euro, anticipati dal Comune di Monza a favore del ministero alla Giustizia in sei anni, dal 2009 al 2015.
Somme che sono state spese per la manutenzione delle sedi, per interventi di riparazioni e adeguamento e per l’affitto, ma che sono state rimborsate da Roma solosono in minima parte, per la precisione nelle case del Comune brianzolo sono finiti solo 7,5 milioni di euro. In attesa che venisse saldato l’intero debito, da Roma nel frattempo sono sopraggiunti alcuni cambiamenti sostanziali.
In particolare, attraverso un decreto del governo è stato stabilito che il contributo residuo da destinare al Comune di Monza sarebbe di poco più di due milioni di euro, dilazionabili in rate trentennali di circa 67 mila euro ciascuna. Per fortuna delle già esangui casse pubbliche monzesi, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro il decreto confermando al contempo il diritto del Comune a vedere saldato il proprio credito.