Monza dà l’ultimo saluto a Miguel Angel Falasca: Candy Arena gremita

27 giugno 2019 | 07:56
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Monza dà l’ultimo saluto a Miguel Angel Falasca: Candy Arena gremita

Candy Arena di Monza gremita per l’ultimo saluto a Miguel Angel Falasca, scomparso sabato mattina. E’ stato un incontro emozionante a cui hanno preso parte amici, giocatori ed ex giocatori, allenatori, dirigenti, istituzioni.

Il saluto di Alessandra Marzari

‘Grazie a Esther che ci ha permesso di averlo qui con noi prima di ritornare nella sua amata Spagna. Una morte così improvvisa ci lascia senza fiato, attoniti, addolorati, con sentimenti di rabbia ma soprattutto con una sensazione di fragilità a cui solo l’amore e la vicinanza possono porre un piccolo rimedio. Facile intendere da tutti i messaggi che ci sono giunti che tipo di persona fosse Miguel Falasca – racconta Alessandra Marzari – era lindo, per usare una parola spagnola, leale, equilibrato, capace, con un carattere meraviglioso. Qualità che tutto il mondo sportivo gli riconosce’.

‘Personalmente mi piace ricordarlo prima di tutto come marito, padre e anche come amico. Quante volte l’ho osservato con Esther, anche la sera prima del tragico evento, riconoscendo una coppia solida, complice, che si ama. E poi come padre, come genitore alle partite dei suoi figli. Da ultimo come amico, difficile pensarlo al
palazzetto senza Daniel Lecouna con cui aveva una amicizia vera e profonda oltre che uno straordinario legame professionale’.

‘Poi lo penso come allenatore, alla contentezza che ho provato la prima volta che l’ho incontrato. Miguel mi ha aiutata a definire e cambiare il pensiero sul mio allenatore ideale. Straordinaria la sua capacità di innovare, la sua curiosità, la sua intelligenza che ci hanno permesso di lavorare con matematici, studiosi di biomeccanica, manager dello sport e molti altri specialisti. Straordinario anche il suo modo di essere leader con i suoi atleti in modo naturale, garbato, sorridente ma allo stesso tempo forte. Il suo stile gli permette di essere l’allenatore perfetto per i giovani emergenti’.

‘Siamo tentati di scegliere la strada nera dell’oblio dopo i grandi dolori. Noi non faremo così. Lo porteremo con noi, lo penseremo, sentiremo dolorosamente tutti insieme la sua mancanza e tutti insieme ci consoleremo. Faremo delle cose con lui a cominciare dalla neonata scuola per allenatori, un progetto che tanto gli piaceva, che porterà, in accordo con Esther, il suo nome. Sarà difficile ma lo faremo perché Miguel lo merita. Alla sua bella famiglia il nostro abbraccio più forte’.

L’omaggio del sindaco di Monza

Tra i presenti a dare il proprio ultimo saluto all’allenatore argentino, oltre all’assessore allo Sport, Andrea Arbizzoni e a Egidio Longoni, in rappresentanza della Provincia di Monza, anche il sindaco Dario Allevi: ‘Falasca mi è sempre piaciuto molto come persona e come allenatore. Quando abbiamo celebrato in Comune la vittoria della Challenge Cup aveva fatto un passo indietro come a dire alle sue ragazze, godetevi questa vittoria. Il Consorzio era la sua seconda famiglia, Monza la sua seconda città: saremo sempre pronti ad accogliere a braccia aperte sua moglie e i suoi figli’.

Il ricordo di Serena Ortolani

Il capitano della squadra Saugella, Serena Ortlonani, ha ricordato così il suo rapporto con Falasca: ‘Ho conosciuto una persona fantastica una di quelle che raramente si incontrano. Devo ringraziarti, sono onorata di averti avuto come allenatore. Tu ci hai portato alla vittoria. Anche adesso che non ci sei ci stai insegnando qualcosa, che la vita è imprevedibile e non tutto può essere cambiato, ma possiamo cambiare il modo in cui affrontiamo le cose. Grazie ancora’.

Il messaggio di Mauro Fabris

‘Un sorriso limpido e profondo, un uomo delicato e umile. Una di quelle persone che ti mettono immediatamente a tuo agio. Ma che capisci subito possono anche trasmetterti tanto di positivo. Questo ricorderò di Miguel Angel Falasca. Questo ho visto in lui la prima e anche l’ultima volta che ci siamo incontrati’, ha raccontato Mauro Fabris, Presidente Lega Pallavolo Serie A Femminile’.

‘La prima volta fu nell’ottobre del 2017, all’Arengario, in occasione della presentazione ufficiale della stagione del Consorzio Vero Volley. Mi parve immediatamente una persona solare, molto diretta, genuina, che non faceva pesare il suo passato e il suo palmares di giocatore, ma al contrario desiderava condividerli per insegnare il gioco meraviglioso della pallavolo’.

‘L’ultima poco più di un mese fa, a Roma, a Palazzo Chigi, nella sede del Governo italiano, per la celebrazione del triplete nelle Coppe europee conquistato dalle squadre femminili italiane. Un successo storico della pallavolo femminile italiana a cui ha contribuito in prima persona, conquistando la Challenge Cup al primo tentativo su una panchina femminile, regalando alla Saugella Monza il suo primo trofeo europeo’.

Anche in quella situazione, pur in un momento di grande euforia e di giusta auto celebrazione, in un contesto estremamente prestigioso, ho apprezzato la sua semplicità, la sua modestia, l’equilibrio con cui ha preso la parola e spiegato che per lui non esistevano differenze nel guidare una squadra di pallavolo al successo, donne o uomini che fossero. Conta il rapporto che riesci a costruire, con i singoli e la squadra’.

‘Miguel Angel Falasca in poco tempo ha saputo imporre nel nostro mondo la sua personalità, elegante e umile. La Serie A Femminile italiana, i nostri Club, le nostre campionesse, tutti i nostri tesserati e tifosi, che lui ha onorato con la sua presenza, troppo breve ma vincente da tanti punti di vista, stringono in un forte abbraccio la moglie Esther e i figli Daniel e Sara, tutti i suoi cari, Alessandra e tutta la grande famiglia del Vero Volley’.

‘Ognuno di noi ha un piccolo Pantheon nel quale siedono le persone che segnano le nostre storie. Miguel Angel Falasca entra di diritto nel piccolo grande Pantheon della pallavolo italiana, accanto a Sara AnzanelloVigor BovolentaBebetoSergio Guerra e ai tanti campioni che hanno reso la pallavolo uno sport sempre più amato. E ci resterà per sempre!’.

‘Arthur Ashe, tennista statunitense, una volta dichiarò: I campioni sono quelli che vogliono lasciare il loro sport in condizioni migliori rispetto a quando hanno iniziato a praticarloMiguel Angel Falasca è stato un campione anche in questo senso. Ciao campeon!’.

L’arrivederci della moglie

‘Grazie a tutti voi. Sento tanto amore qui attorno e del resto Miguel era circondato da tanto amore: le sue ragazze, il suo staff. In questo palazzetto respirava buona energia. Diceva che ogni giorno si può imparare qualcosa. Ecco ora noi speriamo si possa imparare a vivere senza di lui. Grazie a tutti voi, grazie alla comunità argentina. Faremo il possibile per essere forti e grazie a chi è vicino ai nostri figli’. E’ con queste delicate parole che la moglie Esther ha salutato Miguel Angel Falasca.

Il saluto degli amici argentini del calcio

E’ intervenuto infine uno degli amici argentini del calcio, che ha raccontato il suo affetto per Falasca: ‘Con noi trascorreva serate a giocare a calcetto e bere del buon vino. Ci ha fatto anche scoprire uno sport, il volley, che noi argentini nemmeno conoscevamo. Ai figli e alla moglie voglio dire che lui non se ne è andato, è qui con voi. Anche io ho lassù i miei cari e posso confermarvelo. Ti ricorderemo in ogni partita Miguel, in ogni risata in ogni bicchiere di vino. Adios!’.

Il muro di ricordi per Falasca

Il campo della Candy Arena oggi ha accolto degli applausi speciali, ricchi di affetto ed emozione. A incorniciare il ricordo di un grande allenatore, un muro di foto, messaggi scritti a mano e stampe di post dei social. Un muro dei ricordi, che non divide, ma unisce tutti coloro che hanno amato e apprezzato a proprio modo Miguel Angel Falasca.

La salma dell’allenatore argentino ora può fare ritorno in Spagna.

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