Monza, addio allo storico cinema Metropol: la sala chiuderà i battenti entro fine mese

10 luglio 2019 | 09:41
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Monza, addio allo storico cinema Metropol: la sala chiuderà i battenti entro fine mese

L’annuncio è stato dato dalla famiglia Grasso proprietaria della struttura. Incertezza sul futuro delle ultime due sale rimaste: Teodolinda e Capitol.

Chiude un’altra sala cinematografica di Monza. L’ennesima. Dopo l’Apollo, il Centrale, il Mestoso e l’Astra è arrivata l’ora del Metropol. La proprietà ha annunciato di avere preso la decisione di abbassare definitivamente le saracinesche entro la fine del mese. Oramai, la riduzione di spettatori è così drammatica da non consentire ulteriori dilazioni.

A Monza, restano dunque solo altre due sale: il Tedolinda e il Capitol, sul cui futuro però non c’è alcuna certezza. Già l’anno scorso sono arrivate a un passo dalla chiusura e solo l’intervento in extremis del sindaco di Monza, Dario Allevi, aveva evitato il peggio.

“Ormai da vent’anni il mercato monzese, come pure quello nazionale, è in continua flessione con una riduzione dell’80% di presenze e di incassi – ha spiegato Pio Romano Grasso, il proprietario del Metropol-. La continua evoluzione dei sistemi digitali, il moltiplicarsi dell’offerta di film sui diversi canali, le competizioni sportive e ogni altro evento distribuito via cavo nelle abitazioni ha contribuito fortemente ad affossare l’attività cinematografica che ormai non può più competere”.

LA STORIA

La nascita del Metropol risale al 1956 grazie all’intuizione di Angelo Grasso, il fondatore. Nel 1968 l’intero cinema fu ristrutturato, l’immobile portato a livelli di eccellenza e gli impianti adeguati alla miglior tecnologia del momento. Nacque così il Nuovo Metropol.

Nel 1997, affiorando a livello nazionale le prime difficoltà del settore, l’imprenditorialità della famiglia portò a creare, sotto la guida del figlio Mariano, la prima Multisala a Monza triplicando così il numero di schermi e la propria offerta alla città di Monza. Questo grande sforzo, economicamente molto impegnativo, diede grande respiro e aprì una strada seguita dagli altri imprenditori cinematografici della città consentendone la sopravvivenza. Fino a oggi.

“La chiusura dell’attività avrebbe già dovuto avvenire parecchi anni fa, ma la famiglia ha deciso di fare ogni sforzo arrivando alla pesante decisione solo nel 2018. Ancora una volta, però, fu fatto un altro tentativo per un ulteriore anno fino ad oggi – ha aggiunto Grasso -. Purtroppo anche i primi mesi del 2019 segnano un’altra drastica riduzione del 30% di presenze ed incassi sul 2018”.

Monza, che in passato a ha raggiunto livelli di eccellenza nel settore cinematografico, arrivando ad essere l’undicesima città italiana per biglietti venduti, si sta profilando all’orizzonte il rischio di restare senza cinema. Nel gennaio 2005 era toccato all’Astra di via Manzoni (trasformato in un condominio), poi al Centrale di piazza San Paolo (diventato un palazzo di lusso che oggi ospita una banca, uffici e appartamenti di prestigio), poi all’Apollo di via Lecco (abbandonato al degrado) e infine al Maestoso per il quale sono iniziati i lavori che lo trasformeranno in una sorta di Covent Garden brianzolo.

“Il nostro entusiasmo ed impegno è sempre stato riconosciuto dalla cittadinanza che ha sempre apprezzato le nostre scelte condividendone i successi – ha concluso Grasso -. A tutti i cittadini monzesi, alla città di Monza ed ai suoi Amministratori nel tempo va il nostro ringraziamento per questa avventura vissuta insieme con passione e con amore”.