Ex ospedale Vimercate, Sartini: “Questa area adesso è il futuro di Vimercate”

Il Direttore dell’ASST Del Sorbo, il Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala e il Sindaco di Francesco Sartini hanno incontrato la stampa per parlare dell’accordo
«Ce l’abbiamo fatta». Così, il Direttore Generale dell’ASST di Vimercate Nunzio Del Sorbo ha aperto la conferenza stampa convocata martedì 23 luglio, per dibattere di un solo grande tema: la riqualificazione dell’area dell’ex ospedale di Vimercate. Tre parole, una grande soddisfazione, e non solo come Direttore: «Tolgo i panni da Direttore per un momento: da cittadino di Vimercate, non posso che ritenermi emozionato per questo eccellente risultato» ha chiosato.
L’INCONTRO
Accanto a Del Sorbo, i rappresentanti delle altre due parti coinvolte, che negli scorsi giorni hanno firmato l’Accordo di Programma che dovrebbe vedere risorgere dalla ceneri l’ex nosocomio: il Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala e il Sindaco di Vimercate Francesco Sartini. Un incontro che non ha aggiunto granché a quanto già comunicato, ma è servito più che altro per rinnovare soddisfazione e intesa e svelare qualche retroscena di numerosi e fitti scambi intercorsi in questi ultimi mesi tra i tre.
«Quando mi sono insediato, a gennaio, mi sono chiesto cosa volesse davvero la cittadinanza – ha esordito Del Sorbo – La cosa che ho più apprezzato è stata la possibilità di portare servizi essenziali (socio sanitari e non solo) nel cuore della città. Da Vimercatese, ho vissuto la preoccupazione dei residenti quando l’ospedale è stato spostato, con questo progetto, ridiamo vita al centro».
«Abbiamo trasformato un’area che pareva senza futuro nel futuro di Vimercate» ha commentato il Sindaco Sartini. «Questi mesi sono stati di confronto e di ricerca di una vera soluzione: con questo progetto, andiamo a dare ai cittadini ciò di cui hanno davvero bisogno».
«Da oggi possiamo ufficialmente dire che quell’area non è più dismessa, ma in rivalutazione» ha poi aggiunto il Vicepresidente Sala, che ha anche annunciato che l’accordo è stato approvato in Giunta. «Questo accordo, in Regione Lombardia, è di quelli definiti “difficili a tripla A”. Ci abbiamo lavorato intensamente negli ultimi tre anni, poi con l’arrivo di Del Sorbo abbiamo dato un’accelerata: per darvi da intendere la difficoltà, abbiamo usato lo stesso metodo che abbiamo messo in piedi per accordi di programma per Expo».
Ora, ad accordo preso, considerato sostenibile e fattibile da tutti, non resta che affidare il progetto ai tempi della burocrazia. Anche se le intenzioni per dare una sferzata sembrano esserci da tutte le parti coinvolte: entro i primi mesi del 2020 potrebbe già esserci l’approvazione dei progetti, e poi si inizierà l’iter procedurale.
Per quanto riguarda i contenuti, è previsto un unico accordo di programma, diviso però in lotti funzionali, chiamati Ambito 1, Ambito 2A e Ambito 2B. «Nulla di strano – ha chiosato Sala – La divisione in lotti è fondamentale quando si ha a che fare con un’area dismessa di queste dimensioni: serve per rendere l’operazione fattibile. Ricordiamo che avevamo a che fare con un accordo di programma sottoscritto in un periodo e con delle condizioni molto diverse da quelle che ci sono adesso: il mercato immobiliare viveva una fase di boom destinata a interrompersi poco dopo. Per questo motivo, a un certo punto i numeri su cui si fondava quell’accordo non tornavano più. Per rendere di nuovo fattibile l’intervento, conciliando servizi per i cittadini e fattibilità economica, tutte le parti hanno dovuto rinunciare a qualcosa ed è proprio il fatto che nessuno si sia sottratto a questa necessità ad aver reso possibile l’accordo».
IL PROGETTO
Dunque, nel progetto, è prevista la nascita di un PreSST (Presidio Socio Sanitario Territoriale) che occuperà 4.000 mq invece dei 2.600 circa inizialmente ipotizzati, in modo da poter raggruppare tutta l’attività socio-sanitaria, comprendendo ambulatori medico specialistici, ostetrici e infermieristici e assumendo il ruolo di ideale collegamento tra il centro cittadino e l’ospedale nuovo. Il vecchio ospedale verrà conservato, in quanto memoria storica, e vedrà al suo interno una serie di servizi di interesse pubblico, con anche ambulatori odontoiatrici, palestre, centri ricreativi per anziani, associazioni di volontariato, bar, ristoranti, negozi ecc. Infine, una parte importante sarà destinata alle residenze protette, con appartamenti destinati a ospitare anziani, persone sole e che hanno bisogno di essere seguite.
Progetto sempre difeso dall’Amministrazione Sartini, infine, è prevista la nascita di un teatro con 500 posti a sedere, mentre l’ex cappellania verrà recuperata e adibita ad attività culturali e a spazio di servizio per l’adiacente teatro. «Potrebbe essere anche una prosecuzione della Biblioteca – ha concluso Sartini – Nei nostri sogni c’è la volontà di collegare l’auditorium con i sotterranei».